Educat
CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
Z



Catechismo degli Adulti

Scuola 1067 , 1069 , 1161

[1067] La famiglia è la cellula fondamentale della società. Ne genera i nuovi membri; forma la loro personalità; trasmette i valori essenziali della convivenza civile, quali la dignità della persona, la fiducia reciproca, il buon uso della libertà, il dialogo, la solidarietà, l’obbedienza all’autorità. Condiziona in misura notevole le scelte degli individui in molti ambiti: acquisti, carriera professionale, impiego del tempo libero, amicizie e relazioni sociali in genere. Svolge spesso un’azione sociale diretta attraverso aziende a conduzione familiare, coinvolgimento nella scuola, partecipazione ad associazioni, volontariato verso disabili, disadattati, anziani, coppie in difficoltà.
[1069] È necessario riscoprire e valorizzare pienamente il ruolo della famiglia, comunità intermedia tra individuo e società. Occorre sollecitare la sua responsabilità e sostenere il suo impegno specialmente in campo educativo e assistenziale. La politica dovrebbe rivolgerle un’attenzione privilegiata e servirla con iniziative di sostegno e di integrazione. Oggi gli interventi di maggior rilievo potrebbero avere i seguenti contenuti: tutela della vita e sostegno alla maternità, aiuto economico alle famiglie con figli, agevolazioni per la casa, organizzazione del lavoro rispettosa delle esigenze della vita familiare, equità fiscale in base ai carichi familiari, organizzazione della scuola in modo che le famiglie abbiano effettiva libertà di scelta e possibilità di partecipazione, strutturazione dei servizi assistenziali tale da coinvolgere le famiglie specialmente riguardo ai disabili e agli anziani. Valorizzare la famiglia significa prevenire molti mali della società. Una politica per la famiglia è una politica per la libertà nella solidarietà.
nella scuola
[1161]  Nella scuola i cristiani si mettono a servizio della crescita integrale 30-557.pngdell’uomo. Hanno cura che questa istituzione, deputata alla elaborazione e trasmissione critica della cultura, non dia soltanto nozioni e strumenti operativi, ma anche ragioni per vivere e valori di riferimento per la libertà. Promuovono un sincero dialogo educativo, in cui l’educatore, con attenzione piena di simpatia, valorizzi le energie interiori degli alunni, faccia emergere le domande, prospetti nuovi orizzonti, si lasci egli stesso educare. Con San Giovanni Bosco sono persuasi «che l’educazione è cosa del cuore e che Dio solo ne è il padrone»
nota
San Giovanni Bosco, Epistolario, 4, 209.
.
Sul piano istituzionale i cristiani si adoperano per favorire l’autonomia di ogni comunità scolastica e in particolare per promuovere il diritto delle famiglie a scegliere liberamente la scuola desiderata, senza discriminazioni e senza ulteriori oneri. L’educazione dei figli è diritto-dovere dei genitori. Le altre istituzioni e formazioni sociali hanno al riguardo soltanto funzione di sostegno, integrazione e controllo. Del resto una pluralità di scuole è un vantaggio per tutta la società: evita l’appiattimento culturale e consente di verificare la fecondità delle varie proposte formative.