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CATECHISMO DEI BAMBINI
Lasciate che i bambini vengano a me

Catechismo dei Bambini
Lasciate che i bambini vengano a me
Presentazione
A tutti i bambini e a tutte le bambine del nostro paese, i Vescovi italiani fanno dono, con amore e con gioia, del catechismo Lasciate che i bambini vengano a me , il “catechismo dei bambini”.
Lo consegnano loro per le mani delle mamme e dei papà, dei padrini e delle madrine, degli educatori e delle educatrici, delle comunità ecclesiali cui appartengono per il battesimo. Questo catechismo è destinato al “mondo” dei bambini: dai primi momenti di vita fino ai 6 anni, quando ancora non sanno leggere. È un mondo che ha una sua cultura, una sua religiosità; un mondo dove c’è stupore e meraviglia per tutto ciò che si va scoprendo giorno per giorno, dove tutto sembra vivere, respirare e muoversi: le cose, le piante e gli animali, come i bambini.
È un mondo dove si assimila più per sentimento che per ragionamento, attraverso un linguaggio in cui le parole non sono lo strumento primo della comunicazione. Il sorriso della mamma e del papà e il sorriso del bambino si richiamano l’un l’altro, prima delle parole che potranno essere dette. Anche le fatiche, i silenzi, tutti i diversi atteggiamenti dei genitori e degli adulti si riflettono sul bambino.
Per i bambini questo catechismo è il primo “libro della fede” della Chiesa, nella quale vengono battezzati e nella quale crescono come figli, “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.
Il titolo Lasciate che i bambini vengano a me riporta le parole di Gesù ed è un messaggio per tutti coloro che hanno responsabilità di fronte ai bambini. Il testo scritto è rivolto anzitutto ai genitori uniti dal sacramento del matrimonio, perché siano i primi autorevoli e gioiosi annunciatori del mistero di Cristo ai bambini: ogni pagina fa appello alla loro vocazione.
Il catechismo invita a rivedere coraggiosamente la tendenza dei genitori a delegare ad altri l’educazione cristiana dei loro bambini. Mentre riconosce così la missione originale della famiglia, il catechismo rifiuta però il modello di una famiglia chiusa in se stessa, che limita o nega per i bambini i rapporti di vita con la Chiesa e con la più ampia comunità degli uomini.
Il “catechismo dei bambini”, inoltre, è scritto perché vada nelle mani di tutti, non solo di chi vive concretamente la fede cristiana.
C’è infatti un giorno, un’ora in cui i bambini per la prima volta vengono a conoscenza di Gesù e ne pronunciano il nome. Per l’autentico bene dei bambini, gli adulti devono fare in modo che questo avvenga sotto il segno dell’amore.
Ciò chiama in causa non solo i genitori, ma quanti hanno responsabilità nella Crescita dei bambini, particolarmente le istituzioni e le comunità educative. La proposta di fede del catechismo si sviluppa in tre momenti: la conoscenza della dignità dei bambini alla luce della rivelazione del Signore; quando e come dare il primo annuncio del Signore ai bambini; come camminare insieme con loro per iniziarli alla vita della famiglia di Dio, che è la Chiesa. E una proposta che va collocata all’interno di tutto il progetto del “catechismo per l’iniziazione cristiana”, che muove dalla celebrazione del sacramento del Battesimo e si apre agli ulteriori sviluppi nelle età successive, sostenuti dagli altri volumi del “catechismo dei fanciulli e dei ragazzi”: Io sono con voi (1° volume), Venite con me (2° volume), Sarete miei testimoni (3° volume), Vi ho chiamato amici (4° volume). Per i genitori e gli educatori questo catechismo è strettamente collegato con il “catechismo degli adulti”: là trovano dispiegato nella sua completezza l’annuncio della dottrina cristiana. I Vescovi italiani chiedono ad ogni comunità ecclesiale di aiutare genitori ed educatori, padrini e madrine a familiarizzare con questo libro della fede, per utilizzarlo nella loro opera quotidiana di educazione cristiana. Se aiutiamo i bambini di oggi a vivere e a camminare da bambini alla presenza del Signore, nella gioia e nella serenità, nella dignità e nella libertà, abbiamo posto la premessa migliore per il loro sviluppo armonico domani. Apriamo con fiducia questo libro della fede con i nostri bambini, per camminare insieme con loro, con gradualità prudente e progressiva, seguendo il ritmo della loro crescita, certi che il Signore Gesù non mancherà di guidare i nostri sforzi per far incontrare i nostri bambini con il suo amore e la sua amicizia.
Camillo Card. Ruini
Presidente
della Conferenza Episcopale Italiana
Roma, 25 marzo 1992
nella festa dell’Annunciazione del Signore


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