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CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
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Catechismo degli Adulti

Satana 181-185 , 391 , 186-188 , 382 , 383 , 384 , 1218
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Tentato come noi
[181]  Il carattere proprio del regno di Dio e del messianismo di Gesù viene ribadito dal racconto della tentazione. Guidato dallo 5-102.pngSpirito Santo, Gesù si reca nel deserto. Là lo attende Satana, il tenebroso «principe di questo mondo» (Gv 12,31), che gli prospetta una strategia trionfalistica, un falso messianismo fatto di miracoli clamorosi, come trasformare le pietre in pane, gettarsi dall’alto del tempio con la certezza di essere salvato, conquistare il dominio politico di tutte le nazioni.
Gesù respinge decisamente la tentazione: no alla facile prosperità materiale, perché si deve cercare «prima il regno di Dio e la sua giustizia» (Mt 6,33); no all’ambigua popolarità ottenuta con il miracolo spettacolare
nota
Cf. Gv 6,26-27.
, perché non si deve strumentalizzare Dio ai propri bisogni di sicurezza; no all’ambizione del potere temporale, perché la vera liberazione dell’uomo nasce dal cuore. Il suo essere Figlio di Dio si manifesterà non nel possesso, nell’esibizione di potenza e nel dominio, ma nell’umile servizio, nel dono di sé, nella croce.
CdA, 381-382
CONFRONTAVAI
[182]  Si tratta di una scelta decisamente controcorrente. Le proposte di Satana sono anche le aspettative dell’ambiente; corrispondono anzi a ciò che gli uomini di ogni tempo spontaneamente desiderano per realizzarsi. Il regno di Dio è diverso, apparentemente debole; ma «ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1Cor 1,25).
[183]  La tentazione è stata reale per Gesù: fu «provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato» (Eb 4,15). Anche più tardi sperimenterà la violenza della tentazione nell’ora della passione
nota
Cf. Lc 4,13.
, quando sarà assalito dall’angoscia dell’uomo debole e solo di fronte alla morte, e sarà provocato a scendere dalla croce per esibire la propria potenza.
Gesù si consegna alla misteriosa fedeltà del Padre e aderisce costantemente alla sua volontà
nota
Cf. Eb 5,8.
, senza alcuna esitazione; vince Satana con la forza dello Spirito Santo; e ritrova l’armonia originaria con tutta la creazione, dagli angeli agli animali
nota
Cf. Mc 1,13.
, come Adamo nel giardino paradisiaco.
Tempo di Quaresima
[184] Il cristiano è chiamato a condividere la scelta fondamentale di Gesù. Con le promesse battesimali si impegna a respingere le medesime tentazioni del benessere, del successo e del dominio.
La Chiesa glielo ricorda ogni anno con la celebrazione della Quaresima. È un cammino di essenzialità, in cui l’adesione a Dio scaturisce da scelte di sacrificio.
[185] Gesù si fa battezzare da Giovanni Battista, per affermare la sua solidarietà con i peccatori e assumere la missione di Messia-Servo. Respingendo la triplice tentazione della ricchezza, del successo e del dominio sugli altri, conferma la scelta di un messianismo basato sul servizio e sul dono di sé.
[391]  L’uomo cede alle lusinghe del serpente, immagine dell’idolatria e in definitiva di Satana; non si fida di Dio; rifiuta di riconoscerlo 10-195.pngcome Signore della sua vita e norma del suo agire; non tiene conto dell’ordine sapiente, da lui posto nella creazione. Mangia il frutto dell’albero della scienza del bene e del male e così si fa legge a se stesso. Vuole sperimentare tutto e decidere da sé ciò che è bene e ciò che è male; pretende di realizzare, senza Dio e la sua grazia, il proprio desiderio illimitato di vivere; vuole essere praticamente un dio, autosufficiente e onnipotente.
Ma l’uomo si ritrova nudo, misero e solo in una terra diventata ostile; si sente umiliato dalla vergogna, minacciato dalla morte, incapace di controllare gli istinti. Il rifiuto della comunione con Dio porta con sé la divisione tra gli uomini stessi. L’armonia originaria con Dio, con se stesso, con gli altri e con la natura è perduta; il ritorno al giardino è sbarrato dalla «fiamma della spada folgorante» (Gen 3,24).
Liberatore vittorioso
[186]  Come la scelta iniziale, così tutto il servizio messianico di Gesù si sviluppa in conflitto con «l’impero delle tenebre» (Lc 22,53), 5-104.pngfino all’ora decisiva della passione
nota
Cf. Gv 12,31.
.
Dove passa Gesù di Nàzaret, si manifesta una potenza di liberazione, di guarigione e di riconciliazione
nota
Cf. At 10,38.
. Poveri e malati, peccatori e ossessi vengono sollevati con l’energia dello Spirito di Dio. Il dominio del nemico arretra inesorabilmente: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore» (Lc 10,18).
«Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo» (1Gv 3,8), perché gli uomini «abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). La vittoria di Gesù e dei suoi discepoli sul peccato e la morte, sulla sofferenza, la malattia e il disordine della natura
nota
Cf. Mt 10,7-8.
, è la vittoria del regno di Dio su quello del diavolo
nota
Cf. Mt 12,28.
, perché, almeno indirettamente, le varie forme di male sono connesse al suo influsso nefasto.
CdA, 382-385
CONFRONTAVAI
Gli esorcismi di Gesù
[187] A volte la lotta di Gesù contro il male assume la forma di uno scontro diretto, di un esorcismo con l’ordine di lasciare liberi gli indemoniati. Come interpretare questi episodi?
Alcune situazioni che i Vangeli, considerando il legame tra malattia e regno delle tenebre e seguendo la mentalità popolare del tempo, qualificano come possessione diabolica, possono essere ritenute normali malattie fisiche o psichiche, come sembra essere il caso della donna curva da diciotto anni, incapace di raddrizzarsi, che si riteneva “legata” da satana. Tuttavia ci sono anche episodi, come quello dell’uomo di Gerasa
nota
Cf. Mc 5,1-20.
, che non rientrano negli schemi della patologia medica e presentano la fenomenologia tipica della possessione diabolica.
CdA, 386
CONFRONTAVAI
[188] Il servizio messianico di Gesù è una dura lotta contro tutte le potenze nemiche della vita per la piena liberazione dell’uomo.
Satana
[382]  I demòni hanno come capo Satana. La sua forza distruttiva e il suo influsso nella storia sono indicati dalla Bibbia in termini impressionanti: «il principe di questo mondo» (Gv 12,31); «il grande drago, il serpente antico... che seduce tutta la terra» (Ap 12,9); «omicida fin da principio... e padre della menzogna» (Gv 8,44), «colui che della morte ha il potere» (Eb 2,14); il «maligno» che domina «tutto il mondo» (1Gv 5,19). Bisogna dunque vedere in lui una persona, malvagia e potente che, attraverso un’illusione di vita, organizza sistematicamente la perdizione e la morte.
Si può riconoscere un suo influsso particolare nella forza della menzogna e dell’ateismo, nell’atteggiamento diffuso di autosufficienza, nei fenomeni di distruzione lucida e folle. Ma tutta la storia, a cominciare dal peccato primordiale
nota
Cf. Gen 3,5.
, è inquinata e stravolta dalla sua azione nefasta. Secondo la concezione biblica, le varie forme di male sono in qualche modo riconducibili a lui e ai demòni suoi complici. La Chiesa ritiene che «tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo, che durerà... fino all’ultimo giorno»
nota
Concilio Vaticano II,Gaudium et spes, 37.
.
Così inquietante è la forza del male, che alcune dottrine religiose hanno immaginato l’esistenza di un dio malvagio, indipendente e concorrenziale rispetto al Dio del bene. La Chiesa rifiuta questo modo di vedere
nota
Cf. Concilio Lateranense IV,Costituzione 1 “De fide catholica” - DS800.
. Tuttavia non minimizza il mistero del male, riducendolo alle deficienze della natura o alla colpa dell’uomo, ma vi scorge «un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore»
nota
Paolo VI, Discorso del 15 novembre 1972.
.
CdA, 186
CONFRONTAVAI
Vigilanza cristiana
[383]  Nei confronti di Satana e dei demòni bisogna essere vigilanti, ma senza paura. Essi ricevono da Dio le loro energie; possono agire liberamente finché Dio lo permette; loro malgrado, con le loro stesse macchinazioni, come è avvenuto nella passione di Cristo, finiscono per contribuire al regno di Dio e al nostro bene. La supremazia di Dio e di Cristo è totale, dal principio alla fine. Non abbiamo nulla da temere. Cristo ha vinto i demòni e ha dato anche a noi la possibilità di lottare vittoriosamente contro di essi.
[384] Le rappresentazioni letterarie e artistiche dei secoli passati sono diventate estranee alla cultura del nostro tempo. Sarebbe però un errore pericoloso relegare il demonio nel mondo della pura fantasia: la più fine astuzia del diavolo, secondo un detto famoso, sta proprio nel persuadere la gente che lui non esiste. D’altra parte non bisogna vedere la sua presenza dappertutto e alimentare paure irrazionali o un interesse malsano. Satana esercita un certo fascino sull’uomo moderno, che all’efficienza tecnica tende ad associare l’efficienza magica, cioè la manipolazione a proprio vantaggio delle forze preternaturali. Di qui la diffusione di pratiche superstiziose e culti satanici. Chi cerca Satana, l’ha già trovato. La sete di potere ad ogni costo si oppone radicalmente all’atteggiamento di fede, che è abbandono fiducioso alla volontà di Dio.
Tragica possibilità
[1218]  La nostra libertà ha una drammatica serietà: siamo chiamati alla vita eterna, ma possiamo cadere nella perdizione eterna. «Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà» (Sir 15,17). Dio vuole che tutti siano salvati e vivano come suoi figli in Cristo
nota
Cf. 1Tm 2,4-6.
, eppure per ciascuno c’è la triste possibilità di dannarsi: mistero inquietante, ma richiamato tante volte nella Bibbia, con parole accorate di minaccia e di ammonimento. Riguardo al diavolo e ai suoi angeli, sappiamo che sono già condannati di fatto
nota
Cf. Mt 25,41.
. Per gli uomini invece si tratta di un rischio reale. La Scrittura non fa previsioni, ma rivolge appelli pressanti alla conversione, come volesse dire: ecco che cosa vi può succedere, ma non deve assolutamente accadere. Anche questa rivelazione è un atto di misericordia.
CdA, 42
CONFRONTAVAI
CdA 381-382
CONFRONTAVAI
CdA 575
CONFRONTAVAI