Educat
CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
Z



Catechismo degli Adulti

Pelagianesimo 395

Tra pelagianesimo e protestantesimo
[395]  La triste schiavitù del genere umano, evidenziata drammaticamente dalla rivelazione, viene ulteriormente precisata nella dottrina della Chiesa. Le prese di posizione del Magistero sono provocate dalla necessità di rispondere a due opposti errori. Nel secolo V il pelagianesimo afferma che l’uomo, a parte il cattivo esempio che ha ricevuto dai progenitori, è sano e può vivere onestamente, senza l’aiuto della grazia di Dio. Al contrario, nella Riforma protestante si sostiene che l’uomo viene al mondo totalmente corrotto e inclinato irresistibilmente al male, senza vera libertà, incapace perfino di cooperare con la grazia divina. La dottrina della Chiesa, stabilita dal secondo sinodo di Orange nel 529 e dal concilio di Trento nel 1546, respinge queste visioni estreme. Questi sono i suoi punti principali: il peccato primordiale dei progenitori ha causato la perdita della giustizia originale per loro e per tutti i discendenti; il peccato originale ereditario è in ogni uomo per il solo fatto di nascere, in quanto riceve una natura umana privata della giustizia originale, ferita e inclinata al peccato; la corruzione non è totale e la libertà può e deve cooperare con la grazia; la redenzione e la grazia di Cristo sono assolutamente necessarie a tutti per la giustificazione e la salvezza; il peccato originale è soppresso mediante il battesimo; rimane la concupiscenza, che deriva dal peccato e dispone al peccato, ma propriamente non è peccato
nota
Cf.Sinodo di Orange II,Canoni 1-2 - DS371-372; Concilio di Trento, Sess.V, Decr. Sul peccato originale 1; 4 - DS1511; 1515; Id., Sess.VI, Decr. Sulla giustificazione, Can.1; 2; 4; 5 - DS1551; 1552; 1554; 1555.
.