Educat
CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
Z



Catechismo degli Adulti

Omosessualità 886 , 1081

Sesto comandamento
[886]  Il sesto comandamento “Non commettere atti impuri”, alla luce del progetto di Dio e nella prospettiva della sua chiamata all’amore e alla comunione, afferma l’autentico valore della sessualità, tutela la fedeltà coniugale ed educa alla castità in ogni stato di vita. Proibisce di conseguenza quanto la offende e non la rispetta nel comportamento personale e di coppia: masturbazione, atti di omosessualità, fornicazione, prostituzione, stupro, incesto, contraccezione, adulterio, divorzio, poligamia, libere unioni, ogni attuazione della sessualità genitale fuori del matrimonio.
CCC, 2331-2391CdA, 1042-1084
CONFRONTAVAI
Disordini sessuali
[1081]  Tanto alto è il significato della sessualità che ogni attuazione della facoltà genitale 27-514.pngfuori del matrimonio costituisce un disordine morale.
L’autoerotismo, o masturbazione, è un gesto contraddittorio: comunicazione rivolta a se stesso invece che all’altro. Oggettivamente è un disordine grave. La responsabilità soggettiva spesso però viene attenuata da condizionamenti psichici e ambientali, specie negli adolescenti, per i quali la masturbazione assume il significato di scoperta di sé e compenso a frustrazioni affettive. Occorre prendere coscienza del significato autentico della sessualità, coltivare grandi ideali e praticare la generosità, evitare occasioni pericolose, fortificarsi con la preghiera.
Il comportamento omosessuale è ripetutamente condannato nella Bibbia. Degrada l’amicizia: spesso riduce l’altro a immagine speculare di sé e ad oggetto intercambiabile. Nella misura in cui è assunto liberamente diventa colpa personale. A volte però deriva da una tendenza così radicata nella struttura della persona da risultare difficilmente controllabile. È doveroso ricorrere in ogni caso alle possibilità offerte dalla fede e dalla scienza, senza abbandonarsi ad una rassegnata ineluttabilità. L’impegno di vita cristiana dovrà dirigersi verso l’amicizia disinteressata, fedele e spirituale.
Fuori della logica del dono totale di sé si collocano altri gravi disordini, quali la fornicazione, la prostituzione, l’adulterio, l’incesto, lo stupro. La fornicazione, rapporto sessuale tra un uomo e una donna non sposati, largamente accettata dalla cultura permissiva, contraddice la naturale apertura a una degna procreazione dei figli e a una stabile comunione di vita, inserita nella Chiesa e nella società. La prostituzione nega la sessualità come comunicazione di amore reciproco, riducendola a una merce; di fatto implica disprezzo della persona. L’adulterio offende la castità, la fedeltà e la giustizia; denota mancanza di tenerezza e di dialogo nel matrimonio; tradisce le esigenze dell’amore coniugale e distrugge l’armonia della famiglia. L’incesto, rapporto sessuale tra parenti stretti tra i quali non è lecito il matrimonio, incontra la comune riprovazione di quasi tutte le culture; compromette la fiducia e la stabilità delle relazioni familiari, nonché la salute fisica e psichica dei figli che potrebbero essere generati. Lo stupro consiste nel costringere una persona al rapporto sessuale con la violenza, con il timore, con l’inganno o comunque senza il suo consenso consapevole e libero; esso è una ingiusta aggressione contro la persona, la sua dignità e la sua integrità, e va combattuta nelle sue radici culturali e sociali.