Educat
CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
Z



Catechismo degli Adulti

Lectio divina 630-631

Lectio divina
[630] Altro ambito privilegiato per l’ascolto orante della Parola è quello costituito dalla pratica della “lectio divina”.
Già nella Sacra Scrittura è insistente l’invito a recitare e meditare assiduamente la parola di Dio, per poterla vivere: «Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto» (Gs 1,8); «La bocca del giusto proclama la sapienza, e la sua lingua esprime la giustizia; la legge del suo Dio è nel suo cuore, i suoi passi non vacilleranno» (Sal 37,30-31).
Presso i Padri della Chiesa la lettura orante della Bibbia è raccomandata come via privilegiata per stabilire un contatto vivo con Dio: «Impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio»
nota
San Gregorio Magno, Registro delle lettere, 5, 46.
. I monaci si accostano al libro sacro, cercando «non tanto la scienza, quanto il gusto delle realtà divine»
nota
Arnolfo di Bohéries, Lo specchio dei monaci, 1.
. Individuano i principali momenti in cui si articola questa preghiera. «La lettura è l’applicazione dello spirito alle Sacre Scritture; la meditazione è l’investigazione accurata di una verità nascosta con l’aiuto della ragione; l’orazione è la tensione devota del cuore verso Dio per allontanare il male e ottenere il bene; la contemplazione è l’elevazione dell’anima a Dio, anima che è avvinta dal gusto delle gioie eterne. La lettura ricerca la dolcezza ineffabile della vita beata; la meditazione la trova; l’orazione la chiede; la contemplazione la gusta... La lettura porta il nutrimento alla bocca, la meditazione lo mastica e lo trita; l’orazione lo assapora e la contemplazione è questo sapore medesimo che riempie di gioia e rifocilla»
nota
Guigo II il Certosino, Sul modo di fare orazione, 1, 1; 2, 2.
.
CCC, 1177CCC 2708
[631] Oggi la pratica della “lectio divina” si va diffondendo tra i fedeli, con qualche integrazione rispetto al modello classico. Si possono indicare cinque momenti, che corrispondono al dinamismo stesso della fede.
La lettura offre il cibo della Parola. Va fatta con attenzione, pacatezza, senza sorvolare ciò che sembra secondario, interpretando correttamente il senso oggettivo storico. Occorre leggere e rileggere, rilevando ciò che appare più significativo, lasciandosi mettere in questione.
La meditazione rumina la parola, la custodisce nel cuore come Maria
nota
Cf. Lc 2,1951.
. Ciò che è stato letto viene confrontato con passi biblici paralleli, con i misteri della fede, con la vita personale, con gli avvenimenti e le situazioni della storia di oggi. Si risvegliano sentimenti di pace, di gioia, di generosità e di coraggio. Si cerca di discernere la concreta volontà del Signore e si prende un impegno preciso.
L’orazione esprime i sentimenti e i desideri santi che nascono nel 14-299.pngcuore. La parola di Dio entrata in noi si fa parola nostra rivolta a Dio. Si possono ripetere in dialogo con lui formule ricavate dal testo letto o espressioni spontanee di lode, di gratitudine, di rimorso, di supplica, di intercessione.
La contemplazione rivolge a Dio l’attenzione amorosa e adorante, in profondo silenzio, senza parole. Per qualche istante può ottenere un’intuizione vivida della sua presenza.
La comunicazione condivide con altri fratelli la risonanza interiore che la Parola, letta, meditata, pregata e contemplata, ha avuto nel proprio cuore. Può avvenire all’interno di una sobria celebrazione comunitaria, in cui si proclama ancora la stessa Parola, acclamandola eventualmente con il canto.
Questo ultimo momento della preghiera vera e propria si prolunga nella missione, testimoniando con le azioni della vita quotidiana la Parola che ha preso carne nel credente. Accogliendo in sé l’amore di Dio per tutti, ci si dona generosamente agli altri.
Il metodo, così articolato e completo, mette in particolare evidenza come la parola di Dio comunichi la vita di Dio. I metodi nella preghiera possono essere molti, come del resto nella catechesi e nello studio. Ma l’incontro assiduo con la Parola è necessario a tutti per ricevere, mantenere e sviluppare la vita cristiana.