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CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
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Catechismo degli Adulti

Catechesi 58 , 99 , 625 , 941 , 1072

Perenne attualità
[58]  Gli apostoli lasciano in eredità alle successive generazioni cristiane la loro testimonianza, viva e scritta, come un sacro deposito da custodire fedelmente e rivivere in situazioni sempre nuove. 2-42.pngLa Tradizione apostolica originaria, comprendente la Sacra Scrittura, si prolunga nella Tradizione ecclesiale posteriore, con il sostegno perenne dello «Spirito di verità» (Gv 14,17) promesso da Gesù.
La rivelazione non può essere accresciuta. Viene però comunicata, esplicitata, attualizzata. La luce della divina rivelazione si propaga attraverso la dottrina, il culto e la prassi della Chiesa, servendosi di vari canali concreti: insegnamento del papa e dei vescovi, predicazione e catechesi, liturgia e arte, comportamento esemplare dei cristiani, soprattutto dei santi.
Nella fede della Chiesa, proclamata, celebrata e vissuta, si esprime in opere e parole la rivelazione di Dio in Cristo, senza aggiunte e senza sottrazioni, ma sempre viva ed operante. Da una generazione all’altra viene trasmessa e ricevuta l’esperienza degli apostoli, che per primi incontrarono il Signore. Solo rivivendo questa esperienza originaria si diventa cristiani
nota
Cf. 1Gv 1,1-3.
. Solo sul fondamento posto dagli apostoli una volta per sempre si può edificare. Per aderire al Signore e partecipare alla sua vita, è necessario ricordare ciò che egli ha operato e insegnato, custodire fedelmente la sua memoria, conformare ad essa i propri atteggiamenti.
CdA, 612-613
CONFRONTAVAI
Il catechismo
[99]  Una impostazione storico-salvifica e trinitaria ha anche questo catechismo, il quale vuole essere una esposizione diffusa di ciò che nel simbolo della fede è concentrato in poche parole. La sua linea di svolgimento può essere indicata con la formula “per Cristo nello Spirito al Padre”, modellata su espressioni analoghe del Nuovo Testamento, come: «Per mezzo di lui[Cristo]possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito» (Ef 2,18)
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 2.
. Questi ne sono i passaggi e le articolazioni principali: l’uomo, in cerca di significato per la sua vita, trova risposta nell’incontro con Cristo, dentro la Chiesa animata dallo Spirito Santo, dove rinasce come figlio di Dio, impegnato con gli altri nella storia e proteso alla vita eterna presso il Padre.
Tale prospettiva generale viene evocata dalla suggestiva parola di Gesù, scelta come titolo: «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32). Cristo è «la verità» (Gv 14,6), perché è la rivelazione personale di Dio. Egli dona la libertà, cioè la vita autentica, piena di significato, dei figli di Dio, consapevoli di essere amati dal Padre, sottratti alla paura di perdersi, capaci di amare gli altri come fratelli. Cristo, rivelazione di Dio, è anche rivelazione e attuazione dell’uomo. Ciò nel testo comporta un’esposizione obiettiva, precisa e completa della verità e un’attenzione costante all’esistenza, al vissuto personale, ecclesiale e sociale.
La verità cristiana è evento di carità; è un avvenimento, al quale si è chiamati a partecipare. Il disegno divino della salvezza, incentrato in Cristo, si sta attuando in un cammino storico, che ha per origine, sostegno e meta la comunione trinitaria. Ognuno vi si inserisce secondo la misura dei doni ricevuti e della propria cooperazione. Le persone adulte sono chiamate a una fede adulta, cioè alimentata dall’ascolto assiduo della Parola, fortificata dalla preghiera e dai sacramenti e sviluppata in tutte le sue dimensioni: consapevole e motivata, coerente e operosa, comunitaria e missionaria, sollecita del mondo e rivolta alla meta definitiva.
Discepoli e testimoni della Parola
[625] La fede è una vittoria difficile, sempre rimessa in questione. La speranza spesso è contraddetta dall’esperienza. La carità può perdere facilmente il suo fervore. Dove attingere energia per la vita cristiana? Su quale fondamento edificare la comunità?
Il cristiano e la Chiesa nascono e crescono in virtù della parola di Dio e dei sacramenti. La Chiesa proclama e ascolta la Parola: vive di essa. La proclamazione assume forme diverse. Un primo annuncio del vangelo, incentrato sulla persona di Gesù Cristo e sul mistero pasquale, viene portato, in vista della conversione, a coloro che ancora non l’hanno conosciuto o sono rimasti indifferenti o increduli. Una catechesi più completa e sistematica viene proposta a quanti si mettono in cammino verso una fede più matura. Una liturgia della Parola costituisce la prima parte della santa Messa, centro di tutta l’esperienza cristiana. Anzi ogni celebrazione di sacramenti, di benedizioni, di liturgia delle ore riceve la sua impronta dalla parola di Dio, contenuta nella Sacra Scrittura: «Da essa vengono tratte le letture da spiegare nell’omelia e i salmi da cantare; del suo afflato e del suo spirito sono permeate le preci, le orazioni e gli inni liturgici e da essa prendono significato le azioni e i segni»
nota
Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 24.
.
CCC, 1349
[941]  La vita spirituale si nutre della parola di Dio. Il contatto con essa deve essere assiduo. Le modalità possono essere varie: proclamazione liturgica e omelia, catechesi, studio personale, meditazione e lettura spirituale. Chi ne ha la possibilità è bene che almeno qualche volta faccia l’esperienza estremamente fruttuosa di un ascolto prolungato e intenso nei ritiri e negli esercizi spirituali.
CdA, 625-631
CONFRONTAVAI
[1072] La famiglia cristiana evangelizza con la sua stessa esistenza; è essa stessa un vangelo vivente, una buona notizia che suscita speranza. I genitori trasmettono la fede ai figli nella semplicità e concretezza della vita quotidiana e i figli edificano i genitori. Insieme tutti i familiari testimoniano la salvezza di Cristo nei rapporti con le altre persone, a cominciare dai parenti e dai vicini. Possono inoltre partecipare a specifiche iniziative pastorali. La coppia come tale può assumere compiti nella comunità ecclesiale, in particolare di catechesi dei ragazzi e degli adulti; può partecipare ad associazioni con finalità di apostolato.
La famiglia cristiana offre a Dio il culto spirituale con la preghiera comune e l’offerta del proprio stare insieme, nella fatica e nel riposo, nella sofferenza e nella gioia. Nella casa si collocano segni religiosi, come il crocifisso e altre immagini sacre, la Bibbia e i ricordi dei sacramenti ricevuti, creando possibilmente un angolo della preghiera. Si trova il momento più adatto per pregare insieme nei giorni feriali. Si partecipa alla celebrazione eucaristica e si compie qualche gesto significativo per celebrare la festa. I genitori accompagnano i figli nel cammino dell’iniziazione cristiana, risvegliando in se stessi la grazia dei sacramenti. Inoltre possono partecipare a gruppi e movimenti di spiritualità coniugale.
La famiglia cristiana testimonia la carità con modalità proprie, quali il servizio reciproco nelle cose di ogni giorno, la cura premurosa dei membri più deboli, come gli anziani, i malati e i disabili, la pratica cordiale e generosa dell’ospitalità, l’affidamento o l’adozione di bambini senza famiglia, l’attenzione alle famiglie in difficoltà. Può inoltre partecipare ad associazioni di famiglie a scopo sociale e culturale.