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CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
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Catechismo degli Adulti

Assemblea 654 , 686

[654] Il soggetto che celebra il culto liturgico è sempre la Chiesa universale, unita a Cristo. Ma essa si esprime visibilmente attraverso assemblee e singole persone che la rappresentano legittimamente.
Si può trattare dell’assemblea eucaristica presieduta dal vescovo o dal parroco, della comunità monastica o del gruppo di fedeli riunito per la liturgia delle ore, del sacerdote che da solo celebra la Messa o la liturgia delle ore. Ovviamente è da preferire, ogni volta che i riti lo comportano, una celebrazione comunitaria, che esprime con più verità e pienezza la Chiesa
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 27.
. Anzi bisogna promuovere la «piena, consapevole e attiva partecipazione»
nota
Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 14.
di tutti. Anche da un punto di vista umano, celebrare conviene eminentemente alla comunità che si raduna.
Il ministro e l’assemblea
[686]  Già questa antica descrizione, pur attestando la partecipazione attiva di tutta l’assemblea, mette in forte risalto il ruolo del capo della comunità. Fin dall’inizio chi guida la comunità presiede anche l’eucaristia. Solo i vescovi e i presbìteri, validamente ordinati, possono consacrare validamente, essendo abilitati ad agire in nome di Cristo
nota
Cf. Concilio Lateranense IV, Costituzione 1 “De fide catholica” - DS 802.; Concilio di Trento, Sess. XXIII, Dottr. Sul sacramento dell’ordine, Can. 1 - DS 1771.
. D’altra parte tutti i cristiani, diventati per il battesimo popolo sacerdotale hanno il diritto e il dovere di associarsi all’azione liturgica
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 14; Messale Romano, Principi e norme, 62.
.
Il presidente e l’assemblea sono segni in cui Cristo attua la sua presenza. Per acclamare il Signore che viene e si esprime in questi segni, si cura la convocazione dell’assemblea e si solennizzano nella Messa i riti di introduzione.