Educat
DOCUMENTO


Ufficio Catechistico Nazionale
Roma, 28/10/1977
Sinodo dei Vescovi
INTRODUZIONE

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1. Nel concludere la quarta assemblea generale del sinodo dei vescovi, radunato a Roma da papa Paolo VI per trattare il tema: " La catechesi nel nostro tempo con particolare riferimento ai fanciulli e ai giovani ", noi vescovi desideriamo rivolgere un messaggio a tutti voi che nelle diverse regioni appartenete al popolo di Dio e siete affidati anche al nostro ministero pastorale, e a quanti sono interessati all'opera responsabile della chiesa nella società umana. In tal modo intendiamo comunicarvi le conclusioni principali del nostro lavoro. Osservando la nostra epoca turbata da profonde crisi ma nello stesso tempo largamente aperta all'influsso salvifico della grazia e tenendo conto che un'altra assemblea sinodale nel 1974 aveva già trattato il tema dell'evangelizzazione nel mondo contemporaneo, è sembrato sommamente utile che la chiesa sotto la guida del sommo pontefice proseguisse sulla stessa linea studiando quell'attività ecclesiale che chiamiamo catechesi. Questa è incessantemente richiesta per una vivida e attiva diffusione della parola di Dio, per la conoscenza più approfondita della persona e del messaggio salvifico di nostro signore Gesù Cristo e consiste nell'ordinata e progressiva educazione della fede unita ad un continuo processo di maturazione della fede medesima.

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Era necessario esaminare, tenendo sempre presente la parola di Dio, i segni dei tempi che spingevano a rinnovare la catechesi e ad accentuarne l'importanza nell'azione pastorale, tanto più che il dinamismo dell'azione catechetica è fortemente sentito quasi dovunque con ottimi risultati per il rinnovamento di tutta la comunità ecclesiale. Eravamo inoltre consapevoli del profondo desiderio di nutrimento spirituale e di formazione nella fede specialmente nelle giovani generazioni, le quali, nell'ansia di impegnarsi per svolgere il proprio ruolo nella costruzione di una società più giusta, si sforzano di acquistare una più profonda conoscenza del mistero di Dio. Ci sentivamo parimenti interpellati nella nostra fede dalle varie culture che aspirano intensamente ad una maggiore perfezione dell'uomo, quantunque non sempre in consonanza col vangelo. Così pure eravamo al corrente che le inadeguatezze derivano anche dal fatto che talvolta è trascurata la responsabilità di tutti i fedeli per la maturazione della propria fede, che non sempre la rivelazione è trasmessa in modo retto, come si ha diritto e dovere. Non ignoravamo le difficoltà a cui la catechesi va soggetta in alcune parti del mondo, poiché forze avverse acuiscono gli ostacoli all'adempimento della missione di annunciare la fede a tutte le genti.

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Preoccupati della situazione dei fanciulli e dei giovani, come generazione che nel prossimo futuro dovrà portare sulle spalle il compito di edificare un mondo nuovo, attenti ai loro appelli, abbiamo dedicato loro un'attenzione particolare. A nessuno di noi sfugge il rapporto che esiste tra questo nostro argomento e il problema dell'educazione nel mondo di oggi. Siamo persuasi che la pedagogia di Dio, quale si rivela nella storia della salvezza, può anche oggi aiutare a risolvere questo problema per il bene di tutta l'umanità. Dopo la lunga e laboriosa preparazione del sinodo, compiuta anche attraverso la previa consultazione di tutte le chiese particolari, al termine del nostro lavoro abbiamo espresso al sommo pontefice - mediante un elenco di proposizioni - il desiderio che voglia a suo tempo donare alla chiesa universale un documento sulla formazione cristiana attraverso la catechesi (come già fece dopo il sinodo del 1974 con l'esortazione apostolica Evangelii nuntiandi); in pari tempo ci è parso opportuno, con la dovuta approvazione, aprire anche a voi il nostro animo per comunicarvi alcuni risultati più importanti del nostro lavoro