CATECHISMO DEGLI ADULTI
[832]
La carità, riflesso in noi dello Spirito Santo, ci fa partecipare alla forza e alla bellezza dell’amore con cui Cristo ha amato il Padre e i fratelli nel suo sacrificio pasquale. Suppone e porta a compimento la fede e la speranza: amiamo perché siamo stati amati e abbiamo creduto all’amore, come i bambini nei confronti dei genitori. La carità è la nostra amicizia con Dio, per cui lo amiamo sopra ogni cosa a motivo della sua bontà infinita e siamo pronti a fare la sua volontà e ad amare gli altri come egli li ama
Cf. San Tommaso d’Aquino,Somma Teologica, II-II, q. 23, a. 2. Cf. San Tommaso d’Aquino,Somma Teologica, I-II, q. 26, a. 2; II-II, q. 28, a. 4. | CdA, 840-842 CONFRONTAVAI CdA 868 CONFRONTAVAI CdA 898-899 CONFRONTAVAI CdA 951 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
840 - 842
La perfezione della carità
[840]
Possiamo domandarci in che cosa consista la perfezione cristiana, che cosa occorra per essere santi. Sono indispensabili esperienze straordinarie di ascesi e di contemplazione, profonde conoscenze, potere di fare miracoli, oppure basta l’amore concretamente vissuto nella storia di ogni giorno?
Gesù, nel discorso della montagna, indica i contenuti della santità cristiana, presentando una serie di comportamenti paradigmatici ispirati alla carità
Il recente magistero della Chiesa addita insistentemente la comune vocazione alla santità da attuare nella perfezione della carità in ogni ambito di esperienza: «Tutti i fedeli cristiani, di qualsiasi stato o ordine, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità: santità che promuove un tenore di vita più umano anche nella società terrena»
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 40. Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 16. |
Dialogo costante con Dio
[841]
Dio «è tutto amore; con tutto se stesso ama e vuole essere amato; perciò vorrebbe che i suoi figli fossero interamente trasformati in lui per amore»
Beata Angela da Foligno, Il libro, Istruzioni, 34, 7-8. San Francesco di Sales, Introduzione alla vita devota, 1, 1, 7. La vita intera diventa dialogo con Dio, preghiera diffusa, atto di amore continuato. Ogni esperienza diventa cooperazione al suo regno; si unifica e si integra in un solo progetto. Le energie dell’intelligenza, della volontà, dell’affettività, della corporeità si orientano sempre di più a lui. Si realizza un’esperienza di Dio incarnata nella storia, una comunione sempre più perfetta.
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