CATECHISMO DEGLI ADULTI
[649]
Tutti i sacramenti, a chi non pone ostacolo con l’attaccamento volontario al peccato, conferiscono la “grazia santificante”, cioè una partecipazione alla vita divina, che eleva intimamente nell’essere e nell’agire e abilita al dialogo con le Persone divine nella carità. Così la vita intera della Chiesa può diventare culto «in Spirito e verità» (Gv 4,23), proclamazione delle opere meravigliose di Dio che l’ha chiamata «dalle tenebre alla sua ammirabile luce» (1Pt 2,9).
| CdA, 808 CONFRONTAVAI CdA 827-828 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
827 - 828
La grazia santificante
[827]
Chiamato al dialogo con le persone divine, l’uomo viene abilitato a questo rapporto mediante una trasformazione di tutta la sua personalità: anima, intelligenza, volontà, affettività, corporeità. Viene purificato, santificato e rigenerato; diventa «nuova creatura» (Gal 6,15), un «uomo nuovo» (Ef 4,24).
| CCC, 1266 |
[828]
Riceviamo innanzitutto un nuovo modo di essere, per cui diventiamo «partecipi della natura divina» (2Pt 1,4), siamo «chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!» (1Gv 3,1). Questa radicale elevazione alla vita divina si chiama tradizionalmente “grazia santificante”
Cf. Concilio di Trento, Sess. VI, Decr. Sulla giustificazione, 7; Can. 11 - DS 1529-1530; 1561. | CdA, 341 CONFRONTAVAI CdA 354-355 CONFRONTAVAI CdA 743 CONFRONTAVAI CdA 812 CONFRONTAVAI |