CATECHISMO DEGLI ADULTI
Spiritualità caratteristica
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L’ordinazione sacramentale, mentre costituisce i pastori
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I ministri ordinati sono chiamati a vivere la radicalità evangelica con motivazioni diverse rispetto alle persone di vita consacrata, non propriamente per essere segno dell’uomo nuovo escatologico, ma per rappresentare al vivo Cristo pastore che dà se stesso per il suo gregge
![]() Cf. Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis, 25. ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 41. | CCC, 896CCC 1550CdA, 721 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
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La carità pastorale
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A prescindere dalla loro santità personale, i ministri ordinati rimangono rappresentanti di Cristo e agiscono validamente in suo nome a favore dei credenti, in virtù del carattere, segno della fedeltà di Dio alla sua Chiesa. Tuttavia lo Spirito Santo, ricevuto nel sacramento, mira a coinvolgere tutta la loro personalità, perché Cristo pastore e sposo della Chiesa si manifesti in essi nel modo più vivo e completo. In vario grado vale per tutti i ministri ordinati quello che Giovanni Paolo II afferma del sacerdote: «È chiamato ad essere immagine viva di Gesù Cristo sposo della Chiesa», «a rivivere l’amore di Cristo sposo nei riguardi della Chiesa sposa», e perciò ad «amare la gente con cuore nuovo, grande e puro, con autentico distacco da sé, con dedizione piena, continua e fedele»
![]() Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis, 22.
Il Signore comunica ai suoi ministri la carità pastorale
![]() Cf. Concilio Vaticano II, Presbyterorum ordinis, 14. |