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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

  1672 Alcune benedizioni hanno una portata duratura: hanno per effetto di consacrare persone a Dio e di riservare oggetti e luoghi all’uso liturgico. Fra quelle che sono destinate a persone – da non confondere con l’ordinazione sacramentale – figurano la benedizione dell’abate o dell’abbadessa di un monastero, la consacrazione delle vergini e delle vedove, il rito della professione religiosa e le benedizioni per alcuni ministeri ecclesiastici (lettori, accoliti, catechisti, ecc). Come esempio delle benedizioni che riguardano oggetti, si può segnalare la dedicazione o la benedizione di una chiesa o di un altare, la benedizione degli olii santi, dei vasi e delle vesti sacre, delle campane, ecc.
CdA 661
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
661

Le benedizioni
[661]  Tutte le circostanze concrete della vita vengono santificate dalla liturgia. A imitazione dei sacramenti, la Chiesa ha istituito i sacramentali
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 60.
, benedizioni che si applicano alle più diverse situazioni. Tra essi vanno ricordati anzitutto la dedicazione di una chiesa e la professione dei voti nella vita consacrata. Troviamo poi benedizioni rivolte alle persone - come i missionari, i catechisti, le famiglie, i bambini, gli infermi -, ai vari luoghi della vita e del lavoro dell’uomo, ai frutti della terra, alla mensa, agli arredi e suppellettili della liturgia e della pietà popolare.
A somiglianza della preghiera eucaristica, le benedizioni contengono innanzitutto la lode e il ringraziamento, perché Dio ci ha già benedetti con i doni della creazione e della salvezza. Seguono poi la supplica e l’intercessione, perché Dio ci benedica ancora e ci aiuti a valorizzare pienamente le cose, gli ambienti, le esperienze.
Così «la liturgia dei sacramenti e dei sacramentali offre ai fedeli ben disposti la possibilità di santificare quasi tutti gli avvenimenti della vita per mezzo della grazia divina che fluisce dal mistero pasquale»
nota
Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 61.
. Secondo la visione del profeta Ezechiele, un fiume d’acqua limpida scaturisce dal tempio; va a irrigare la terra arida e, dove arriva, fa nascere ogni sorta di piante che danno frutti in tutte le stagioni
nota
Cf. Ez 47,1-12.
.
CCC, 1667-1673