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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

  1104 La liturgia cristiana non soltanto ricorda gli eventi che hanno operato la nostra salvezza; essa li attualizza, li rende presenti. Il mistero pasquale di Cristo viene celebrato, non ripetuto; sono le celebrazioni che si ripetono; in ciascuna di esse ha luogo l’effusione dello Spirito Santo che attualizza l’unico mistero.
CdA 612-613
CONFRONTAVAI
CdA 634-642
CONFRONTAVAI
CdA 647-650
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
647 - 650

Per la consacrazione e santificazione dell’uomo a lode di Dio
[647]  La liturgia è memoriale (anàmnesi), in quanto attualizza nell’azione simbolica il mistero pasquale; è invocazione (epìclesi), in quanto comunica il dono pasquale dello Spirito con molteplici doni particolari; è lode e glorificazione (dossologia) di Dio, in quanto riconosce in lui il primo riferimento dell’intera esistenza e di tutta la storia: «Dio al primo posto; la preghiera, prima nostra obbligazione; la liturgia, prima fonte della vita divina a noi comunicata, prima scuola della nostra vita spirituale, primo dono che noi possiamo fare al popolo cristiano... e primo invito al mondo, perché sciolga in preghiera beata e verace la muta sua lingua e senta l’ineffabile potenza rigeneratrice del cantare con noi le lodi divine e le speranze umane, per Cristo Signore e nello Spirito Santo»
nota
Paolo VI, Discorso di chiusura del secondo periodo del Concilio Vaticano II, 4 dicembre 1963.
.
CCC, 1103-1109
[648]  Mediante l’azione liturgica lo Spirito incorpora a Cristo e rende partecipi della sua vita filiale. Tre sacramenti, il battesimo, la cresima e l’ordine, imprimono il carattere, un sigillo spirituale permanente, a motivo del quale non possono essere ripetuti
nota
Cf. Concilio di Trento, Sess. VII, Decr. Sui sacramenti, Can. sui sacramenti in genere 9 - DS 1609.
. Si tratta di una consacrazione, che conforma a Cristo sul quale «il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo» (Gv 6,27) e abilita a condividere con tutta la comunità la sua missione di profeta, re e sacerdote; una consacrazione irrevocabile, segno dell’amore fedele di Dio per i singoli cristiani e per la Chiesa, al cui servizio sono posti
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 10.
.
[649]  Tutti i sacramenti, a chi non pone ostacolo con l’attaccamento volontario al peccato, conferiscono la “grazia santificante”, cioè una partecipazione alla vita divina, che eleva intimamente nell’essere e nell’agire e abilita al dialogo con le Persone divine nella carità. Così la vita intera della Chiesa può diventare culto «in Spirito e verità» (Gv 4,23), proclamazione delle opere meravigliose di Dio che l’ha chiamata «dalle tenebre alla sua ammirabile luce» (1Pt 2,9).
CdA, 808
CONFRONTAVAI
CdA 827-828
CONFRONTAVAI
[650]  I singoli sacramenti rendono presente l’unico mistero pasquale in forme simboliche diverse: il battesimo, ad esempio, lo fa in forma 15-310.pngdi lavacro; l’eucaristia in forma di convito. Di conseguenza esprimono significati diversi e comunicano la vita nuova secondo aspetti diversi, in relazione ad alcune situazioni esistenziali tipiche di chi li riceve. Il battesimo dà la grazia come rigenerazione e passaggio dalla morte alla vita; la confermazione come crescita e forza di testimonianza; l’eucaristia come comunione e dono di sé; la penitenza come riconciliazione; l’unzione degli infermi come purificazione e conforto; l’ordine come servizio pastorale in nome di Cristo; il matrimonio come alleanza coniugale. Nei singoli sacramenti la grazia assume modalità diverse, come la luce si rifrange nei vari colori dell’arcobaleno. Si parla perciò di “grazia sacramentale”.