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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

[71] I testi si riferiscono a realtà e avvenimenti che, considerati nell’insieme del disegno di salvezza, possono diventare a loro volta segno di altre realtà e avvenimenti. Dal senso letterale del testo sgorga un senso spirituale: un senso che riguarda Cristo, la vita del cristiano, la gloria eterna. Così, ad esempio, il tempio di Gerusalemme è figura di Cristo, presenza personale di Dio nella storia; significa la Chiesa, corpo di Cristo e tempio vivo dello Spirito; indica l’inabitazione della Trinità nel cuore del credente; preannuncia infine la perfetta comunione di Dio con gli uomini nell’eternità.
CdA, 639-640
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
639 - 640

Prospettiva storico-salvifica
[639] Nei primi secoli i Padri della Chiesa, nelle loro catechesi “mistagogiche” di spiegazione dei riti sacramentali, prendono avvio dalla descrizione del rito, risalgono alle figure dell’Antico Testamento, mettono in evidenza il compimento una volta per sempre della salvezza in Cristo morto e risorto, tornano a illustrare il sacramento come attualizzazione simbolica del mistero pasquale, concludono esortando ad accogliere il dono di Dio e a viverlo nell’esistenza quotidiana come anticipo della vita eterna. Ci offrono così, in modo suggestivo, una visione sintetica della storia e, all’interno di essa, individuano lucidamente la funzione essenziale della liturgia cristiana, come azione efficace del Signore Gesù nella sua donazione pasquale mediante parole e gesti simbolici, come memoria, presenza e attesa della salvezza.
[640]  Anche il significato dei singoli sacramenti emerge solo nell’ambito della storia della salvezza. I gesti non sono particolarmente 15-307.pngoriginali. Il cristianesimo non li ha inventati, ma li ha ereditati dall’ebraismo. Anzi, derivano in definitiva dalla vita ordinaria. In conformità allo stile del regno di Dio, sono caratterizzati da semplicità e umiltà. Vediamo povere cose: un po’ d’acqua, un pezzo di pane, un sorso di vino, una goccia d’olio. Osserviamo gesti comuni: lavare, mangiare e bere, ungere. Ma questi gesti, completati dalle parole e inseriti nella storia della salvezza, acquistano un grandioso significato. Per esempio, nel battesimo il gesto di immergere nell’acqua - o almeno aspergere con essa -, collegato con il diluvio, con il passaggio del Mar Rosso e soprattutto con la morte e risurrezione del Signore, diventa inserimento in Cristo e nella Chiesa, liberazione dal peccato e rinascita alla vita nuova
nota
Cf. Rm 6,3-6.
. I gesti danno concretezza alle parole; le parole precisano il senso dei gesti: con un linguaggio di origine medievale i primi sono stati chiamati “materia” e le seconde “forma” dei sacramenti. I riti, costituiti da gesti e parole, sono inseparabilmente azioni simboliche di Cristo e della Chiesa, segni efficaci della grazia.