CATECHISMO DEGLI ADULTI
Rivelazione attualizzata
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Il cristianesimo non è la religione di un libro, per quanto sacro possa essere, ma la religione «della Parola incarnata e vivente»
![]() San Bernardo di Chiaravalle, Lodi alla Beata Vergine Maria che riceve l’annunzio, 4, 11.
Nella Chiesa «Dio parla al suo popolo e Cristo annunzia ancora il vangelo»
![]() Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 33. ![]() Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 7. ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 7. ![]() ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Presbyterorum ordinis, 4. | CCC, 79CCC 108CCC 1084CdA, 58 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
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Perenne attualità
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Gli apostoli lasciano in eredità alle successive generazioni cristiane la loro testimonianza, viva e scritta, come un sacro deposito da custodire fedelmente e rivivere in situazioni sempre nuove
![]() ![]() ![]() La rivelazione non può essere accresciuta. Viene però comunicata, esplicitata, attualizzata. La luce della divina rivelazione si propaga attraverso la dottrina, il culto e la prassi della Chiesa, servendosi di vari canali concreti: insegnamento del papa e dei vescovi, predicazione e catechesi, liturgia e arte, comportamento esemplare dei cristiani, soprattutto dei santi.
Nella fede della Chiesa, proclamata, celebrata e vissuta, si esprime in opere e parole la rivelazione di Dio in Cristo, senza aggiunte e senza sottrazioni, ma sempre viva ed operante. Da una generazione all’altra viene trasmessa e ricevuta l’esperienza degli apostoli, che per primi incontrarono il Signore. Solo rivivendo questa esperienza originaria si diventa cristiani
![]() | CdA, 612-613 CONFRONTAVAI |