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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Tragica possibilità
[1218]  La nostra libertà ha una drammatica serietà: siamo chiamati alla vita eterna, ma possiamo cadere nella perdizione eterna. «Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà» (Sir 15,17). Dio vuole che tutti siano salvati e vivano come suoi figli in Cristo
nota
Cf. 1Tm 2,4-6.
, eppure per ciascuno c’è la triste possibilità di dannarsi: mistero inquietante, ma richiamato tante volte nella Bibbia, con parole accorate di minaccia e di ammonimento. Riguardo al diavolo e ai suoi angeli, sappiamo che sono già condannati di fatto
nota
Cf. Mt 25,41.
. Per gli uomini invece si tratta di un rischio reale. La Scrittura non fa previsioni, ma rivolge appelli pressanti alla conversione, come volesse dire: ecco che cosa vi può succedere, ma non deve assolutamente accadere. Anche questa rivelazione è un atto di misericordia.
CdA, 42
CONFRONTAVAI
CdA 381-382
CONFRONTAVAI
CdA 575
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
575

La salvezza dei non cristiani
[575]  Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati» per mezzo di un solo «mediatore..., l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1Tm 2,4-6). A lui con il dono dello Spirito Santo associa la Chiesa «come strumento di redenzione per tutti»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 9.
, conferendole «un ruolo specifico e necessario»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 18.
in ordine alla salvezza. La sua misericordia raggiunge anche quelli che non vivono una fede esplicita e un’appartenenza ecclesiale visibile, offrendo loro in Cristo una reale possibilità di salvezza, «in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 10.
.
Tutti gli uomini dunque con modalità diverse entrano in rapporto con la Chiesa: i cattolici sono «pienamente incorporati», mentre i catecumeni sono congiunti dal «desiderio esplicito»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14.
; i cristiani non cattolici sono uniti da vari legami
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 15.
; i credenti di altre religioni e i non credenti di buona volontà sono ordinati e orientati ad essa
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 16.
, attraverso l’osservanza della legge di Dio scritta nella loro coscienza
nota
Cf. Rm 2,13-15.
. Solo chi per propria colpa, esplicitamente o implicitamente, rifiuta di essere collegato, si esclude dalla salvezza. In questo senso rimane sempre valido il celebre detto: «Fuori della Chiesa non c’è salvezza»
nota
San Cipriano di Cartagine, Lettere, 73, 21, 2. Cf. Origene, Omelie su Giosuè, 3, 5.
, che ha un fondamento nella parola stessa del vangelo: «Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16)
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14; Id., Ad gentes, 7.
. Ma solo Dio conosce chi apre il cuore alla grazia e chi lo chiude.
CdA, 24
CONFRONTAVAI
CdA 42
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CdA 401
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CdA 582
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CdA 585
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