INDICE
ARTICOLO 6: IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- I. PERCHÉ IL NOME DI SACRAMENTO DELL'ORDINE?
- II. IL SACRAMENTO DELL'ORDINE NELL'ECONOMIA DELLA SALVEZZA
- III. I TRE GRADI DEL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IV. LA CELEBRAZIONE DI QUESTO SACRAMENTO
- V. CHI PUÒ CONFERIRE QUESTO SACRAMENTO?
- VI. CHI PUÒ RICEVERE QUESTO SACRAMENTO?
- VII. GLI EFFETTI DEL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IN SINTESI
CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
1560 Ogni Vescovo ha, quale vicario di Cristo, l’ufficio pastorale della Chiesa particolare che gli è stata affidata, ma nello stesso tempo porta collegialmente con tutti i fratelli nell’Episcopato la sollecitudine per tutte le Chiese: « Se ogni Vescovo è propriamente Pastore soltanto della porzione del gregge affidata alle sue cure, la sua qualità di legittimo successore degli Apostoli, per istituzione divina, lo rende solidalmente responsabile della missione apostolica della Chiesa ».
(178) Pio XII, Lett. enc. Fidei donum: AAS 49 (1957) 237; cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 23: AAS 57 (1965) 27-28; Id., Decr. Christus Dominus, 4: AAS 58 (1966) 674-675; Ibid., 36: AAS 58 (1966) 692; Ibid., 37: AAS 58 (1966) 693; Id., Decr. Ad gentes, 5: AAS 58 (1966) 951-952; Ibid., 6: AAS 58 (1966) 952-953; Ibid., 38: AAS 58 (1966) 984-986. | CdA 529 CONFRONTAVAI CdA 719-728 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
529
La responsabilità locale e universale del vescovo
[529]
Il singolo vescovo «viene costituito membro del corpo episcopale in forza della consacrazione sacramentale e mediante la comunione gerarchica con il capo e i membri del collegio»
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 22. | CCC, 1560 |