INDICE
ARTICOLO 6: IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- I. PERCHÉ IL NOME DI SACRAMENTO DELL'ORDINE?
- II. IL SACRAMENTO DELL'ORDINE NELL'ECONOMIA DELLA SALVEZZA
- III. I TRE GRADI DEL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IV. LA CELEBRAZIONE DI QUESTO SACRAMENTO
- V. CHI PUÒ CONFERIRE QUESTO SACRAMENTO?
- VI. CHI PUÒ RICEVERE QUESTO SACRAMENTO?
- VII. GLI EFFETTI DEL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- IN SINTESI
CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
1549 Attraverso il ministero ordinato, specialmente dei Vescovi e dei sacerdoti, la presenza di Cristo quale Capo della Chiesa è resa visibile in mezzo alla comunità dei credenti.
(162) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 21: AAS 57 (1965) 24. (163) Cf Sant’Ignazio di Antiochia, Epistula ad Trallianos, 3, 1: SC 10bis, 96 (Funk 1, 244); Id., Epistula ad Magnesios, 6, 1: SC 10bis, 84 (Funk 1, 234). | CdA 518 CONFRONTAVAI CdA 719-728 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
518
Segno e presenza di Cristo pastore
[518] La missione da svolgere contribuisce a individuare l’identità dei ministri ordinati. Questa però è connotata essenzialmente dal loro rapporto con Cristo.
In virtù del sacramento essi diventano rappresentanti di Cristo, pastore e servo, nella triplice funzione profetica, regale e sacerdotale. Come il Padre ha mandato il Figlio e si è manifestato attraverso di lui, così Gesù manda i suoi discepoli e si rende presente attraverso di loro. Colui che invia, viene lui stesso insieme con coloro che sono inviati. Essi non sono semplici delegati, ma segno visibile ed efficace della sua presenza. Non sono intermediari, ma consentono di incontrare in modo umano l’unico mediatore. Non solo lo rappresentano, ma lo ripresentano. Quello che Gesù diceva riferendosi al Padre, essi lo possono ripetere in riferimento a Gesù: «Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo» (Gv 8,29).
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