Educat
CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Nella gloria trinitaria
[273]  Interpretando l’evento pasquale alla luce di alcuni testi dell’Antico Testamento, gli apostoli proclamano: Gesù è stato «costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti» (Rm 1,4); «Questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire... Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso» (At 2,32-3336).
Il Padre, donando a Gesù in modo nuovo lo Spirito Santo, lo chiama a sé e lo risuscita alla vita gloriosa; nello stesso tempo lo unisce più intimamente agli uomini e lo costituisce «capo e salvatore» (At 5,31), per rinnovare tutte le cose. Completa così la generazione di suo Figlio nel mondo in virtù dello Spirito, iniziata con il concepimento nel seno della 7-142.pngVergine Maria: «Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato» (At 13,33, citazione del Sal 2,7). Nella risurrezione si ha il compimento dell’incarnazione, l’intronizzazione del Messia, la definitiva effusione dello Spirito su di lui per la salvezza di tutti. Il Crocifisso risorto accoglie lo Spirito del Padre e lo comunica agli uomini come potenza di comunione, di guarigione e di risurrezione. «Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi» (Rm 8,11). Secondo una dinamica trinitaria, la sovranità del Padre sull’universo si realizza per mezzo di Gesù Messia e Signore nella forza dello Spirito.
CdA, 422
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
422

Regno di Dio e signoria di Gesù
[422] Gesù, mentre predicava il vangelo del Regno, perdonava i peccatori e guariva i malati: indicava così che il regno di Dio era già presente come germe di una salvezza completa, spirituale e corporea.
I discepoli, da parte loro, proclamano che Dio ha risuscitato Gesù, il Crocifisso, e lo «ha costituito Signore e Cristo» (At 2,36). Il cuore del loro messaggio e della fede cristiana è questo: Gesù è morto, è risorto, «è il Signore» (Rm 10,9). Ormai il regno del Padre si identifica con la signoria del Risorto: perciò Filippo in Samarìa reca «la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo» (At 8,12) e Paolo a Roma incontra la gente «annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo» (At 28,31).
Come quella del Maestro anche la predicazione dei discepoli si mostra efficace, operando conversioni e guarigioni in gran numero. I miracoli, uniti all’annuncio del vangelo, manifestano lo Spirito Santo, dato alla Chiesa come primizia della salvezza totale; nello stesso tempo indicano che Gesù è veramente risorto e continua ancora a operare attraverso i suoi inviati.
CdA, 208
CONFRONTAVAI
CdA 211
CONFRONTAVAI
CdA 262
CONFRONTAVAI