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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

La salvezza dei non cristiani
[575]  Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati» per mezzo di un solo «mediatore..., l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1Tm 2,4-6). A lui con il dono dello Spirito Santo associa la Chiesa «come strumento di redenzione per tutti»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 9.
, conferendole «un ruolo specifico e necessario»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 18.
in ordine alla salvezza. La sua misericordia raggiunge anche quelli che non vivono una fede esplicita e un’appartenenza ecclesiale visibile, offrendo loro in Cristo una reale possibilità di salvezza, «in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 10.
.
Tutti gli uomini dunque con modalità diverse entrano in rapporto con la Chiesa: i cattolici sono «pienamente incorporati», mentre i catecumeni sono congiunti dal «desiderio esplicito»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14.
; i cristiani non cattolici sono uniti da vari legami
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 15.
; i credenti di altre religioni e i non credenti di buona volontà sono ordinati e orientati ad essa
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 16.
, attraverso l’osservanza della legge di Dio scritta nella loro coscienza
nota
Cf. Rm 2,13-15.
. Solo chi per propria colpa, esplicitamente o implicitamente, rifiuta di essere collegato, si esclude dalla salvezza. In questo senso rimane sempre valido il celebre detto: «Fuori della Chiesa non c’è salvezza»
nota
San Cipriano di Cartagine, Lettere, 73, 21, 2. Cf. Origene, Omelie su Giosuè, 3, 5.
, che ha un fondamento nella parola stessa del vangelo: «Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16)
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14; Id., Ad gentes, 7.
. Ma solo Dio conosce chi apre il cuore alla grazia e chi lo chiude.
CdA, 24
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CdA 42
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CdA 401
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CdA 582
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CdA 585
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CATECHISMO DEGLI ADULTI
401

In tutta la storia
[401]  Il potere del peccato si propaga insieme al genere umano a partire 10-199.pngdalle origini e perciò raggiunge inesorabilmente tutti gli uomini. Ma anche la redenzione abbraccia tutta la storia.
Il racconto biblico del peccato primordiale contiene già una promessa di salvezza, il primo vangelo
nota
Cf. Gen 3,15.
. Il racconto del diluvio si conclude con un’alleanza, che Dio concede attraverso Noè a tutte le nazioni; un’alleanza perenne, che ha il suo splendido simbolo nell’arcobaleno, ponte di luce tra il cielo e la terra
nota
Cf. Gen 9,8-17.
. La divina volontà di salvezza si estende anche ai pagani, non si lascia circoscrivere in un orizzonte particolare. Dio non abbandona l’uomo in potere del peccato e della morte; ma a tutti viene incontro, perché coloro che lo cercano lo possano trovare
nota
Cf. Messale Romano, Preghiera eucaristica IV.
. In considerazione della morte redentrice di Cristo, attrae a sé con la forza del suo Spirito gli uomini di ogni epoca e nazione. Tutti nascono peccatori, tutti nascono redenti. Se tutta la storia è storia di peccato, più ancora è storia di salvezza: «Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù» (Rm 3,23-24).
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