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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Nuova nascita
[673]  L’inserimento in Cristo e nella Chiesa, attuato dallo Spirito Santo, 16-321.pngimplica un profondo rinnovamento interiore
nota
Cf. Tt 3,3-7.
, che è liberazione dal peccato originale e da tutti i peccati personali eventualmente commessi
nota
Cf. Concilio di Firenze, Bolla di unione degli Armeni “Exsultate Deo” - DS 1316.
e soprattutto dono della grazia santificante, in virtù della quale partecipiamo addirittura alla vita divina della Trinità fin da adesso
nota
Cf. 2Pt 1,4.
, siamo «chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente» (1Gv 3,1), diventiamo eredi dei beni eterni, dal momento che, «se siamo figli, siamo anche eredi» (Rm 8,17). Il battesimo «non è un semplice suggello alla conversione, quasi un segno esteriore che la dimostri e l’attesti»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 47.
, ma comporta una nuova nascita e nuovi legami con le persone divine. Fa sì che il battezzato sia una nuova creatura e abbia nuove possibilità. Non per niente nella Chiesa delle origini i cristiani si considerano «santi» (2Cor 1,1), cioè appartenenti a Dio, e sono consapevoli di dover vivere «come si addice a santi» (Ef 5,3) e di doversi rivestire come «amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza» (Col 3,12).
CdA, 399
CONFRONTAVAI
CdA 808
CONFRONTAVAI
CdA 827-828
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
399

La vittoria della Pasqua
[399]  Nessun uomo potrebbe da solo, con le sue forze, uscire dal regno del peccato e della morte. Il Signore Gesù, crocifisso e risorto, ci comunica la potenza del suo Spirito e spezza le catene che ci tengono prigionieri. Ci rigenera a nuova vita, come figli di Dio. Certo, anche dopo la rigenerazione, rimangono l’inclinazione interiore disordinata e l’influsso esteriore negativo, ma questi non sono più irresistibili. Si deve ancora combattere, ma si può vincere. Così anche la sofferenza e la morte rimangono, ma cambiano senso e diventano occasione di crescita spirituale. La vita divina elimina il peccato e trasfigura le sue conseguenze. Ci introduce nella condizione pasquale, superiore alla stessa condizione paradisiaca originale, in quanto ci dà la possibilità di giungere a una perfezione più alta: «Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia» (Rm 5,20).