CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
200 Con queste parole incomincia il Simbolo niceno-costantinopolitano. La confessione dell’unicità di Dio, che ha la sua radice nella rivelazione divina dell’Antica Alleanza, è inseparabile da quella dell’esistenza di Dio ed è altrettanto fondamentale. Dio è uno: non c’è che un solo Dio: « La fede cristiana crede e professa un solo Dio, uno per natura, per sostanza e per essenza ».
(245)
Catechismo Romano
, 1, 2, 8: ed.
P. Rodríguez
(Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 26.
| CdA 316-323 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
316 - 323
Mistero oscuro e luminoso
[316] La nostra conoscenza di Dio è indiretta e inadeguata. Che senso ha allora indagare la sua vita intima, ciò che egli è in se stesso?
Nella nostra cultura è abbastanza diffuso l’agnosticismo, che tende a circoscrivere la capacità dell’intelligenza umana dentro l’orizzonte terreno e si mostra estremamente diffidente verso ogni tentativo di parlare di Dio. È significativo che nel nostro paese, accanto a quelli che si dichiarano non credenti o indifferenti, molte siano le persone che si ritrovano nella definizione di Dio come Mistero.
D’altra parte, un rapporto religioso vivo non può fare a meno di una qualche conoscenza positiva ed è ancor più significativo che la grande maggioranza della gente si riconosca nella definizione cristiana: «Dio è amore» (1Gv 4,8). Non si può aver fiducia in chi resta completamente sconosciuto.
| CdA, 34 CONFRONTAVAI |
[319]
Gesù riceve il battesimo nelle acque del Giordano ed ecco la voce del Padre presentarlo al mondo e lo Spirito scendere su di lui
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