INDICE
CAP.6: PER NOI OBBEDIENTE FINO ALLA MORTE DI CROCE
- INTRODUZIONE
- 1. IL REGNO DI DIO E LA PERSONA DI GESÙ
- 2. «CHI È COSTUI?»
- 3. MESSIA SERVO
- 4. IL FIGLIO DELL’UOMO, UMILIATO E GLORIOSO
- 5. MINACCE DI MORTE
- 6. L’ULTIMA CENA
- 7. LA PASSIONE
- 8. L’ANGOSCIA E L’ABBANDONO
- 9. LA DISCESA AGLI INFERI
- 10. IL MISTERO DELLA REDENZIONE
- 11. INTERPRETAZIONI RITUALI, MORALI E GIURIDICHE
- PER L’ITINERARIO DI FEDE
CATECHISMO DEGLI ADULTI
Riservatezza di Gesù [215]
Gesù, da parte sua, induce la gente a interrogarsi e lascia la domanda sempre aperta. Per non essere frainteso in senso politico nazionalista, evita di proclamarsi esplicitamente Messia, sebbene riceva pressioni in questo senso: «Fino a quando terrai l’animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente» (Gv 10,24). Invece di rispondere, invita a riflettere sul carattere misterioso di questo personaggio da tutti atteso: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide?... Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?» (Mc 12,3537).
| CdA, 285 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
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L’identità di Gesù
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Le diverse opinioni sull’identità di Gesù dividevano i suoi contemporanei
Ma quale idea si facevano di lui le prime comunità cristiane? Qual è l’autentica fede della Chiesa? Possiamo rendercene conto, passando in rassegna i principali titoli attribuiti a Gesù, a cominciare da quello che è diventato il suo secondo nome: “Cristo”, cioè Messia.
| CdA, 214-216 CONFRONTAVAI |