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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Una illuminazione comune
[42] La religiosità è un primo orientamento verso il mistero. Nella misura in cui non è inquinata da errori e deviazioni, suppone la iniziale comunicazione che Dio fa a tutti gli uomini mediante la creazione e la sua continua, benevola vicinanza.
Da sempre gli uomini cercano Dio con la loro sete di vita, di verità, di sicurezza e di felicità. Da sempre Dio li illumina, li assiste e li sostiene in questa ricerca; li attrae segretamente a sé per le molte strade delle religioni e delle culture. La sua provvidenza salvifica si estende a tutta la storia umana
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 3.
. La sua grazia guida il cammino delle persone e dei popoli; anche tra i pagani suscita dei giusti come il centurione Cornelio
nota
Cf. At 10,1-3.
. Fin dalle origini Dio «ebbe costante cura del genere umano, per dare la vita eterna a tutti coloro che cercano la salvezza con la perseveranza nella pratica del bene»
nota
Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 3.
.
Frutto di questa illuminazione da parte di Dio sono gli elementi di verità e di bontà presenti nella religiosità umana. In essa, di solito, prevale un atteggiamento di dipendenza creaturale, una consapevolezza di precarietà e un desiderio di protezione. La fede cristiana, invece, si colloca a un livello più elevato. Assume i valori positivi della religiosità umana, ma ha una sua specificità. È la risposta, altamente impegnativa, a una più perfetta comunicazione di Dio, alla quale viene riservato il nome di rivelazione in senso proprio.
CdA, 24
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CdA 401
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CdA 575
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CATECHISMO DEGLI ADULTI
24

La ricerca guidata da Dio
[24] A motivo del senso religioso che la pervade, la storia dei popoli procede come un immenso pellegrinaggio verso il santuario di un possibile incontro con Dio. Secondo l’insegnamento della Chiesa, la ricerca millenaria, che prende corpo nelle religioni, è segno non solo della trascendenza dell’uomo sul mondo visibile, ma anche della vicinanza di Dio stesso.
Per la sua stessa costituzione la persona umana è aperta a Dio. Inoltre, fin dall’inizio della storia, è chiamata per grazia alla comunione di vita con lui in Cristo. «Questo intimo e vitale legame»
nota
Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 19.
può essere dimenticato e addirittura rifiutato per vari motivi, come ignoranza, indifferenza, pregiudizi, scandali, sensi di colpa. Però, nel profondo del cuore, rimane sempre e continua ad esercitare il suo benefico influsso sulle vicende dei singoli e delle società. Dio non cessa di attirare a sé le persone e conduce il cammino dei popoli: «Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,26-28).
Il comune senso religioso non è soltanto conoscenza razionale attraverso la creazione, ma anche impulso di vita, che coinvolge tutto l’uomo ed è alimentato dalla grazia di Dio, il quale «volendo aprire la via della salvezza celeste, fin dal principio manifestò se stesso ai progenitori... ed ebbe costante cura del genere umano, per dare la vita eterna a tutti coloro che cercano la salvezza con la perseveranza nella pratica del bene»
nota
Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 3.
. Pertanto le religioni, pur segnate in varia misura da errori dottrinali e pratici, «non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini»
nota
Concilio Vaticano II, Nostra aetate, 2.
. I loro innumerevoli seguaci sono aiutati dallo Spirito Santo a viverne i valori autentici, in preparazione a un incontro più perfetto. Le molte strade vanno verso una sola direzione: gli uomini le percorrono «come a tentoni», ma non abbandonati a se stessi.
CCC, 27-30CdA, 42
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CdA 353
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CdA 401
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CdA 575
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CdA 582
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CdA 585
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CdA 800-804
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