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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

  556 Alla soglia della vita pubblica: il battesimo; alla soglia della pasqua: la trasfigurazione. Col battesimo di Gesù « declaratum fuit mysterium primae regenerationis – fu manifestato il mistero della prima rigenerazione »: il nostro Battesimo; la trasfigurazione « est sacramentum secundae regenerationis – è il sacramento della seconda rigenerazione »: la nostra risurrezione.
nota
(316) San Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, III, q. 45, a. 4, ad 2: Ed. Leon. 11, 433.
Fin d’ora noi partecipiamo alla risurrezione del Signore mediante lo Spirito Santo che agisce nel sacramento del corpo di Cristo. La trasfigurazione ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo « il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso » (). Ma ci ricorda anche che « è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio » ():
« Pietro non lo capiva ancora quando sul monte desiderava vivere con Cristo.
nota
(317) Cf .
Questa felicità Cristo te la riservava dopo la morte, o Pietro. Ora invece egli stesso ti dice: Discendi ad affaticarti sulla terra, a servire sulla terra, a essere disprezzato, a essere crocifisso sulla terra. È discesa la vita per essere uccisa; è disceso il pane per sentire la fame; è discesa la via, perché sentisse la stanchezza del cammino; è discesa la sorgente per aver sete; e tu rifiuti di soffrire? ».
nota
(318) Sant’Agostino, Sermo 78, 6: PL 38, 492-493.
La salita di Gesù a Gerusalemme
  557 « Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme » ().
nota
(319) Cf .
Con questa decisione, indicava che saliva a Gerusalemme pronto a morire. A tre riprese aveva annunziato la sua passione e la sua risurrezione.
nota
(320) Cf .
Dirigendosi verso Gerusalemme dice: « Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme » ().
  558 Gesù ricorda il martirio dei profeti che erano stati messi a morte a Gerusalemme.
nota
(321) Cf a.
Tuttavia, non desiste dall’invitare Gerusalemme a raccogliersi attorno a lui: « Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! » (b). Quando arriva in vista di Gerusalemme, Gesù piange sulla città
nota
(322) Cf .
ed ancora una volta manifesta il desiderio del suo cuore: « Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace! Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi » ().
L’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme
CdA 223
CONFRONTAVAI
Fil 3,21At 14,22Lc 9,33CdA 218-220
CONFRONTAVAI
CdA 225-227
CONFRONTAVAI
Lc 9,51Gv 13,1Mc 8,31-339,31-3210,32-34Lc 13,33Mt 23,37Mt 23,37Lc 19,41Lc 19,42
CATECHISMO DEGLI ADULTI
223

La trasfigurazione
[223]  Intanto a tre di loro, Pietro, Giacomo e Giovanni, il Maestro concede di pregustare un anticipo della sua gloria futura. Mentre si trova in preghiera «su un alto monte» (Mt 17,1), si trasfigura. Diviene sfolgorante come la luce.
Con Mosè ed Elia, che nel frattempo sono apparsi, parla della necessità di passare attraverso la croce per entrare nella gloria
nota
Cf. Lc 9,31.
. Mentre una nube luminosa avvolge i discepoli, risuona la voce del Padre, che lo proclama ancora Messia-Servo, come nel battesimo al fiume Giordano, ed esorta a seguirlo nel suo difficile cammino.
Mentre discendono dal monte, Gesù ribadisce ai discepoli che «il Figlio dell’uomo dovrà soffrire» (Mt 17,12), come ha sofferto Giovanni Battista.
CCC, 554-556