Educat
CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Regno di Dio e signoria di Gesù
[422] Gesù, mentre predicava il vangelo del Regno, perdonava i peccatori e guariva i malati: indicava così che il regno di Dio era già presente come germe di una salvezza completa, spirituale e corporea.
I discepoli, da parte loro, proclamano che Dio ha risuscitato Gesù, il Crocifisso, e lo «ha costituito Signore e Cristo» (At 2,36). Il cuore del loro messaggio e della fede cristiana è questo: Gesù è morto, è risorto, «è il Signore» (Rm 10,9). Ormai il regno del Padre si identifica con la signoria del Risorto: perciò Filippo in Samarìa reca «la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo» (At 8,12) e Paolo a Roma incontra la gente «annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo» (At 28,31).
Come quella del Maestro anche la predicazione dei discepoli si mostra efficace, operando conversioni e guarigioni in gran numero. I miracoli, uniti all’annuncio del vangelo, manifestano lo Spirito Santo, dato alla Chiesa come primizia della salvezza totale; nello stesso tempo indicano che Gesù è veramente risorto e continua ancora a operare attraverso i suoi inviati.
CdA, 208
CONFRONTAVAI
CdA 211
CONFRONTAVAI
CdA 262
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
211

Il Regno come amore
[211]  Gesù è una cosa sola con il Padre e ne impersona il regno. Nel servizio e nel dono di sé, non meno che nell’autorità, lo rivela, lo glorifica: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi» (Gv 15,9). Il Padre è il primo ad amare, a donarsi, anzi è l’amore stesso
nota
Cf. 1Gv 4,16.
; e il modo più appropriato di manifestarlo è amare, servire, dare se stesso. Ecco perché Gesù ha interpretato il suo messianismo come servizio fino alla morte in croce e alla risurrezione. Ecco perché il regno di Dio viene «con potenza» (Mc 9,1) nella sua Pasqua.