CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
536 Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l’accettazione e l’inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare tra i peccatori;
(254) Cf . (255) Cf . (256) Cf . (257) Cf . (258) Cf . | CdA 179-185 CONFRONTAVAI CdA 218-220 CONFRONTAVAI Is 53,12Gv 1,29Mc 10,38Lc 12,50Mt 3,15Mt 26,39Lc 3,22Is 42,1Gv 1,32-33Is 11,2Mt 3,16 |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
179 - 185
Tentato come noi
[181]
Il carattere proprio del regno di Dio e del messianismo di Gesù viene ribadito dal racconto della tentazione. Guidato dallo Spirito Santo, Gesù si reca nel deserto. Là lo attende Satana, il tenebroso «principe di questo mondo» (Gv 12,31), che gli prospetta una strategia trionfalistica, un falso messianismo fatto di miracoli clamorosi, come trasformare le pietre in pane, gettarsi dall’alto del tempio con la certezza di essere salvato, conquistare il dominio politico di tutte le nazioni.
Gesù respinge decisamente la tentazione: no alla facile prosperità materiale, perché si deve cercare «prima il regno di Dio e la sua giustizia» (Mt 6,33); no all’ambigua popolarità ottenuta con il miracolo spettacolare
| CdA, 381-382 CONFRONTAVAI |
[182]
Si tratta di una scelta decisamente controcorrente. Le proposte di Satana sono anche le aspettative dell’ambiente; corrispondono anzi a ciò che gli uomini di ogni tempo spontaneamente desiderano per realizzarsi. Il regno di Dio è diverso, apparentemente debole; ma «ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1Cor 1,25).
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[183]
La tentazione è stata reale per Gesù: fu «provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato» (Eb 4,15). Anche più tardi sperimenterà la violenza della tentazione nell’ora della passione
Gesù si consegna alla misteriosa fedeltà del Padre e aderisce costantemente alla sua volontà
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