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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Eventi e parole
[45]  Gli eventi contengono la realtà significata dalle parole. Confermano e verificano le parole. Riguardano un popolo o singole persone all’interno di esso. Sono pubblici o privati, miracolosi o ordinari. Si compiono «una volta per sempre» (Eb 9,12), cioè in un tempo preciso e irripetibile, ma con valore perenne e universale. Sono nuovi e imprevedibili, ma si inseriscono nella continuità storica, secondo un progetto unitario e in vista di una meta definitiva.
Il significato e la connessione profonda degli avvenimenti vengono 2-38.pngindicati da Dio ai suoi messaggeri attraverso una comunicazione interiore, chiara e indubitabile, che poi si traduce in parole pronunciate e infine scritte. Le parole interpretano gli eventi come opera di Dio e a volte li provocano efficacemente. Chiamano, promettono e comandano, perché gli eventi si compiano; li raccontano e li spiegano, perché accadano di nuovo.
Attraverso gli eventi e le parole si svolge la trama di una concreta storia terrena, in cui Dio stesso liberamente porta avanti il suo dialogo con gli uomini per dare loro speranza e futuro. Progressivamente egli si fa conoscere e si dona, fino a comunicare pienamente se stesso in Gesù Cristo; rende gli uomini capaci di rispondergli, di accogliere la sua presenza e di partecipare alla sua vita.
CdA, 103
CONFRONTAVAI
CdA 176
CONFRONTAVAI
CdA 608
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
176

[176]  La predicazione è solo una parte del ministero di Gesù. Alla parola si aggiunge l’azione. Così comincia a realizzarsi il regno di Dio. Le opere che egli compie, non sono soltanto sue; sono anche del Padre, che agisce per mezzo di lui nella potenza dello Spirito Santo: «Se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio» (Mt 12,28); «Il Padre che è con me compie le sue opere» (Gv 14,10). Per mezzo di lui Dio vince Satana, guarisce i malati, perdona i peccatori, convoca la comunità.
Gesù insegnando opera e operando insegna. Le sue parole sono efficaci e i suoi gesti sono pieni di significato. Parole e gesti insieme costituiscono il suo ministero, che è servizio e dono di sé, e culmina coerentemente nel mistero pasquale. «Dio è amore» (1Gv 4,16): solo mediante il dono di sé possono essere rivelati il suo volto, la sua gloria, il suo regno.