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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Dialogo filiale
[960] Gesù introduce nella storia la preghiera filiale: la vive in prima persona e la comunica ai credenti.
Prega molto durante la vita pubblica: loda e ringrazia il Padre, accoglie con prontezza la sua volontà.
Prega all’avvicinarsi dell’”ora” decisiva della morte e risurrezione. Elevando al Padre quella che giustamente viene detta “Preghiera sacerdotale”
nota
Cf. Gv 17,1.
, richiama tutto il disegno di Dio che si sviluppa nella storia della salvezza, dà voce all’anèlito universale verso la comunione trinitaria, perché tutto giunga a compimento.
Prega durante la passione: «Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà» (Eb 5,7).
Prega con una confidenza del tutto singolare, chiamando Dio: «Abbà» (Mc 14,36). Incarna nella sua esperienza umana l’atteggiamento del Figlio unigenito, eternamente rivolto al Padre.
CdA, 166
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CdA 168
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CdA 172-173
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CdA 293-294
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CdA 330
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CATECHISMO DEGLI ADULTI
172 - 173

Gesù prega
[172] Come si vive e si esprime il rapporto filiale con il Padre? Bastano l’obbedienza, il lavoro, la dedizione al prossimo? Oppure è necessario anche il dialogo della preghiera?
Gesù prega, partecipando assiduamente alla liturgia di Israele. Invoca il Padre in pubblico, nel mezzo della sua stessa attività. Soprattutto si ritira lunghe ore in solitudine, nel deserto o sui monti, di notte o di buon mattino. La sua preghiera è stare di fronte al Padre come Figlio, in perfetta reciprocità
nota
Cf. Mt 11,27.
, nella gioia dello Spirito Santo
nota
Cf. Lc 10,21.
. Da questo intimo dialogo trae energia ed ispirazione per la sua missione, soprattutto nei momenti decisivi.
“Padre nostro”
[173]  Il Maestro trasmette ai discepoli il suo atteggiamento filiale verso Dio. Insegna loro la preghiera del “Padre nostro”, come espressione della nuova comunione con Dio e segno distintivo della loro identità.
La preghiera comprende sette domande nella redazione di Matteo e cinque in quella, forse più antica, di Luca; ma in realtà sotto diversi aspetti si chiede una sola cosa, l’unica necessaria: la venuta del regno di Dio in noi e nel mondo. È la preghiera dei figli, che fanno proprio il progetto del Padre e si abbandonano totalmente a lui; è la preghiera degli umili di cuore, protesi verso una salvezza più grande di quella che si può programmare e costruire con le proprie mani.
CdA, 1001-1012
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