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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

  2304 Il rispetto e lo sviluppo della vita umana richiedono la pace. La pace non è la semplice assenza della guerra e non può ridursi ad assicurare l’equilibrio delle forze contrastanti. La pace non si può ottenere sulla terra senza la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l’assidua pratica della fratellanza. È la « tranquillità dell’ordine ».
nota
(202)Sant’Agostino, De civitate Dei, 19, 13: CSEL 402, 395 (PL 41, 640).
È « frutto della giustizia » () ed effetto della carità.
nota
(203) Cf Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 78: AAS 58 (1966) 1101.
CdA 880-891
CONFRONTAVAI
CdA 1040
CONFRONTAVAI
CdA 1164-1166
CONFRONTAVAI
Is 32,17
CATECHISMO DEGLI ADULTI
1164 - 1166

La comunione nelle dimensioni della vita
[1164]  «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate...» (Gen 1,28): la benedizione originaria di Dio sul genere umano prospetta un cammino storico caratterizzato dai valori della famiglia e della socialità, del lavoro e della cultura. Il peccato sfigura queste dimensioni costitutive 30-559.png dell’uomo, introducendovi il desiderio sfrenato ed egoistico di emergere, possedere e godere; ne fa così un luogo di oppressione e di divisione. La grazia della redenzione riapre la via per attuare la vocazione terrena ed eterna. La riapre per tutti. Ma il cristiano, che aderisce consapevolmente al Salvatore nella comunità dei suoi discepoli e riceve il dono sacramentale dello Spirito Santo, è particolarmente abilitato a fare della vita familiare, sociale, economica e culturale un luogo di comunione e di pace. Pace nel suo significato biblico comporta integrità, pienezza, totalità di vita. Nasce dal rapporto ordinato con Dio, con il prossimo, con le cose e con noi stessi.
Della pace del regno di Dio è frutto e figura quella della società. Giovanni XXIII la presenta come «un ordine fondato sulla verità, attuato secondo giustizia, vivificato e integrato dall’amore, ricomposto nella libertà in equilibri sempre nuovi e più umani»
nota
Giovanni XXIII, Pacem in terris, 18.
. Come si vede, si tratta soprattutto di un fatto spirituale e culturale.
Operatori di pace
[1165] Il cristiano costruisce la pace a partire dal suo ambiente personale. Sceglie di non percorrere mai la via della violenza per affermare la verità e il bene: sa che non è lecito servirsi del male in vista di obiettivi positivi. Al più potrebbe essere costretto all’uso della forza per necessità di legittima difesa. Non fa ritorsioni per le offese subite; non solo perdona ogni singola volta, ma accetta gli altri così come sono, con il rischio di dover subire ulteriori danni dalla convivenza con loro.
Educa se stesso e gli altri al rispetto del pluralismo religioso, culturale, sociale e politico. Assume un sobrio tenore di vita, per poter condividere i beni della terra. Fa il possibile per attivare il dialogo e la solidarietà a tutti i livelli, dai rapporti interpersonali ai complessi problemi internazionali dello sviluppo e del disarmo.
«Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). I cristiani con impegno perseverante edificano la pace, come immagine, anticipo e profezia di quella del regno di Dio. Testimoni operosi e credibili di Cristo «nostra pace» (Ef 2,14), gli consentono di manifestarsi come Salvatore presente nella storia fino a quando giungerà il compimento completo e definitivo.
CdA, 1040
CONFRONTAVAI
[1166] «La pace terrena, che nasce dall’amore del prossimo, è immagine ed effetto della pace di Cristo, che promana da Dio Padre»
nota
Concilio Vaticano II , Gaudium et spes , 78.
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