CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
2424
Una teoria che fa del profitto la regola esclusiva e il fine ultimo dell’attività economica è moralmente inaccettabile. Il desiderio smodato del denaro non manca di produrre i suoi effetti perversi. È una delle cause dei numerosi conflitti che turbano l’ordine sociale.
(300) Cf
Concilio Vaticano II,
Cost. past.
Gaudium et spes
, 63: AAS 58 (1966) 1085;
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Laborem exercens
, 7: AAS 73 (1981) 592-594;
Id.,
Lett. enc.
Centesimus annus
, 35: AAS 83 (1991) 836-838.
Un sistema che sacrifica « i diritti fondamentali delle singole persone e dei gruppi all’organizzazione collettiva della produzione » è contrario alla dignità dell’uomo.
(301)
Concilio Vaticano II,
Cost. past.
Gaudium et spes
, 65: AAS 58 (1966) 1087.
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 1131-1139 CONFRONTAVAI Mt 6,24Lc 16,13 |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
1131 - 1139
Retribuzione e condizioni di lavoro
[1135]
La retribuzione deve «garantire i mezzi sufficienti per permettere al singolo e alla sua famiglia una vita dignitosa su un piano materiale, sociale, culturale e spirituale, corrispondentemente al tipo di attività e grado di rendimento economico di ciascuno, nonché alle condizioni dell’impresa e al bene comune»
Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 67. I contributi e le prestazioni sociali, come assegni familiari, assistenza sanitaria, pensione di invalidità e vecchiaia, assicurazioni varie, sono vie facilmente praticabili per ridurre gli squilibri e ridistribuire il reddito.
Oltre il giusto trattamento economico, bisogna assicurare ai lavoratori una dignitosa qualità della vita: orari e ritmi di lavoro ragionevoli, garanzie per la salute e l’incolumità, riposo e ferie.
| CCC, 1867 |