CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
2406 L’autorità politica ha il diritto e il dovere di regolare il legittimo esercizio del diritto di proprietà in funzione del bene comune.
(284) Cf Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 71: AAS 58 (1966) 1093; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 42: AAS 80 (1988) 572-574; Id., Lett. enc. Centesimus annus, 40: AAS 83 (1991) 843; Ibid., 48: AAS 83 (1991) 852-854. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 1124-1127 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
1124 - 1127
Economia di comunione
[1124] I beni di questo mondo possono rendere il cuore insensibile a Dio e al prossimo, ma possono anche diventare strumento di comunione.
L’Antico Testamento riconosce il diritto alla proprietà privata e comanda di non rubare, non desiderare i beni del prossimo e non spostare i confini in maniera fraudolenta
Gesù urge con forza questa esigenza: «Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma» (Lc 12,33). Chi si converte, come il pubblicano Zaccheo, dona almeno una parte consistente dei suoi beni
L’apostolo Paolo esorta i cristiani a lavorare alacremente, per non essere di peso agli altri
La circolazione dei beni materiali contribuisce all’edificazione della comunità: «È con i nostri patrimoni che diventiamo fratelli»
Tertulliano, Apologetico, 39, 10. |