Educat
CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Quarto comandamento
[884]  Il quarto comandamento “Onora tuo padre e tua madre”, in stretto collegamento con l’amore di Dio espresso nei primi tre precetti, indica l’ordine della carità verso il prossimo. Chiede in primo luogo di amare e onorare i genitori, ai quali dobbiamo la vita e per lo più la stessa trasmissione della fede cristiana. Implicitamente riguarda anche la relazione parentale più ampia, la relazione educativa e in un certo senso una corretta e rispettosa relazione sociale con le persone che, per il nostro bene, esercitano un particolare compito di guida. D’altra parte il comandamento sottintende i doveri e le responsabilità di queste persone.
CCC, 2197-2246CdA, 1064
CONFRONTAVAI
CdA 1066-1074
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
1066 - 1074

Apporto sociale della famiglia
[1066]  Sviluppo e pienezza del matrimonio è la famiglia. Con questa 27-509.pngparola indichiamo una comunità di persone, costituita da un uomo e da una donna, uniti in matrimonio, e dai loro figli, stabile e socialmente approvata, tenuta insieme da vincoli morali, religiosi e legali di rispetto, di amore, di cooperazione e assistenza reciproca. Al suo nucleo essenziale possono aggregarsi altre persone, di solito parenti, dando origine a una considerevole varietà di forme storiche.
[1067] La famiglia è la cellula fondamentale della società. Ne genera i nuovi membri; forma la loro personalità; trasmette i valori essenziali della convivenza civile, quali la dignità della persona, la fiducia reciproca, il buon uso della libertà, il dialogo, la solidarietà, l’obbedienza all’autorità. Condiziona in misura notevole le scelte degli individui in molti ambiti: acquisti, carriera professionale, impiego del tempo libero, amicizie e relazioni sociali in genere. Svolge spesso un’azione sociale diretta attraverso aziende a conduzione familiare, coinvolgimento nella scuola, partecipazione ad associazioni, volontariato verso disabili, disadattati, anziani, coppie in difficoltà.
Sostegno sociale alla famiglia
[1068]  Nella moderna civiltà industriale si è offuscata la consapevolezza 27-510.png del ruolo sociale della famiglia. Le viene riconosciuta una grande importanza privata di carattere affettivo, ma poca importanza nella società e per la società. Non le viene assicurato il necessario sostegno giuridico, economico, assistenziale e culturale. Anzi il divaricarsi degli impegni di lavoro e degli interessi logora l’unità familiare. La mobilità sociale sempre più rapida ostacola l’accettazione di un rapporto definitivo di coppia e favorisce il permissivismo sessuale e le unioni provvisorie non legalizzate. Confinato nel privato, chiuso nell’isolamento affettivo, il rapporto a due finisce per diventare più povero e fragile. Non adeguatamente sostenuta sul piano economico e culturale, la coppia riduce al minimo le nuove nascite, dando luogo a una preoccupante crisi demografica. In quella che appare come “società degli individui”, la famiglia respira con affanno, anche se viene ancora considerata un valore. D’altra parte il malessere della famiglia torna poi a ripercuotersi sulla società, in una vasta gamma di forme patologiche.
[1069] È necessario riscoprire e valorizzare pienamente il ruolo della famiglia, comunità intermedia tra individuo e società. Occorre sollecitare la sua responsabilità e sostenere il suo impegno specialmente in campo educativo e assistenziale. La politica dovrebbe rivolgerle un’attenzione privilegiata e servirla con iniziative di sostegno e di integrazione. Oggi gli interventi di maggior rilievo potrebbero avere i seguenti contenuti: tutela della vita e sostegno alla maternità, aiuto economico alle famiglie con figli, agevolazioni per la casa, organizzazione del lavoro rispettosa delle esigenze della vita familiare, equità fiscale in base ai carichi familiari, organizzazione della scuola in modo che le famiglie abbiano effettiva libertà di scelta e possibilità di partecipazione, strutturazione dei servizi assistenziali tale da coinvolgere le famiglie specialmente riguardo ai disabili e agli anziani. Valorizzare la famiglia significa prevenire molti mali della società. Una politica per la famiglia è una politica per la libertà nella solidarietà.
[1070] La famiglia è diretta emanazione delle persone e base della società. Deve essere valorizzata come comunità prioritaria rispetto ad ogni altra formazione sociale.
«L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia»
nota
Giovanni Paolo II , Familiaris consortio, 85.
.
Apporto della famiglia alla Chiesa
[1071]  Per la grazia del battesimo, della cresima, dell’eucaristia e del sacramento del matrimonio, vissuta in una concreta esperienza di fede e di carità, la famiglia cristiana si pone come segno e riflesso dell’Amore trinitario e come attuazione originale e immagine della Chiesa, tanto da meritare il nome di “chiesa domestica”
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 11.
o “piccola chiesa”. In modo proprio e peculiare partecipa alla vita e alla missione della Chiesa, ricevendo e trasmettendo l’amore di Cristo, credendo ed evangelizzando, dialogando con Dio e servendo l’uomo.
[1072] La famiglia cristiana evangelizza con la sua stessa esistenza; è essa stessa un vangelo vivente, una buona notizia che suscita speranza. I genitori trasmettono la fede ai figli nella semplicità e concretezza della vita quotidiana e i figli edificano i genitori. Insieme tutti i familiari testimoniano la salvezza di Cristo nei rapporti con le altre persone, a cominciare dai parenti e dai vicini. Possono inoltre partecipare a specifiche iniziative pastorali. La coppia come tale può assumere compiti nella comunità ecclesiale, in particolare di catechesi dei ragazzi e degli adulti; può partecipare ad associazioni con finalità di apostolato.
La famiglia cristiana offre a Dio il culto spirituale con la preghiera comune e l’offerta del proprio stare insieme, nella fatica e nel riposo, nella sofferenza e nella gioia. Nella casa si collocano segni religiosi, come il crocifisso e altre immagini sacre, la Bibbia e i ricordi dei sacramenti ricevuti, creando possibilmente un angolo della preghiera. Si trova il momento più adatto per pregare insieme nei giorni feriali. Si partecipa alla celebrazione eucaristica e si compie qualche gesto significativo per celebrare la festa. I genitori accompagnano i figli nel cammino dell’iniziazione cristiana, risvegliando in se stessi la grazia dei sacramenti. Inoltre possono partecipare a gruppi e movimenti di spiritualità coniugale.
La famiglia cristiana testimonia la carità con modalità proprie, quali il servizio reciproco nelle cose di ogni giorno, la cura premurosa dei membri più deboli, come gli anziani, i malati e i disabili, la pratica cordiale e generosa dell’ospitalità, l’affidamento o l’adozione di bambini senza famiglia, l’attenzione alle famiglie in difficoltà. Può inoltre partecipare ad associazioni di famiglie a scopo sociale e culturale.
Sostegno della Chiesa alla famiglia
[1073] Da parte sua la Chiesa sostiene la famiglia offrendole un ambiente vitale e anche un aiuto specifico. La pastorale familiare, dimensione importante della pastorale ordinaria, annuncia, celebra e serve il vangelo del matrimonio e della famiglia. Ricerca teologica, predicazione e catechesi approfondiscono e diffondono la visione cristiana della famiglia; aiutano gli sposi a riscoprire il dono meraviglioso che hanno ricevuto, perché insieme possano avanzare in un cammino di santità. La comunità ecclesiale si riunisce a pregare per e con la famiglia nella celebrazione del matrimonio, negli anniversari, nella festa della famiglia, in altre particolari circostanze. La programmazione pastorale crea strutture di sostegno e di promozione, come ad esempio i consultori familiari d’ispirazione cristiana; attua iniziative per tutte le tappe del cammino familiare; fa sorgere piccole comunità di famiglie; rivolge un’attenzione particolare alle coppie giovani, alle coppie di migranti, alle coppie con figli disabili o disadattati.
Sebbene nella prassi vi siano molte carenze, questo profilo ideale della pastorale familiare sta a indicare quanto la Chiesa sia convinta della centralità della famiglia per la sua stessa vita e missione.
[1074] «Tra la grande Chiesa e la “piccola Chiesa” si realizza ogni giorno, in forza della presenza dello Spirito, uno scambio di doni, che è reciproca comunicazione di beni spirituali»
nota
Giovanni Paolo II , Discorso alla XXXVII Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, 13 maggio 1993.
.