CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
2304 Il rispetto e lo sviluppo della vita umana richiedono la pace. La pace non è la semplice assenza della guerra e non può ridursi ad assicurare l’equilibrio delle forze contrastanti. La pace non si può ottenere sulla terra senza la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l’assidua pratica della fratellanza. È la « tranquillità dell’ordine ».
(202)Sant’Agostino, De civitate Dei, 19, 13: CSEL 402, 395 (PL 41, 640). (203) Cf Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 78: AAS 58 (1966) 1101. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 1040 CONFRONTAVAI CdA 1164-1166 CONFRONTAVAI Is 32,17 |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
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Edificare la pace
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La pace non si riduce all’assenza di guerra. È una costruzione politica e prima ancora un fatto spirituale
Cf. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 82.
È dovere dei politici organizzare la pace: eliminare le armi di distruzione di massa e tenere a basso livello le altre, destinare le risorse risparmiate con il disarmo allo sviluppo dei popoli, sostituire sempre più la collaborazione alla concorrenza. È dovere di tutti i cittadini educare se stessi alla pace: rispettare il pluralismo politico, sociale, culturale e religioso, favorire il dialogo e la solidarietà in ambito locale e a dimensione planetaria, tenere un sobrio tenore di vita che consenta di condividere con gli altri i beni della terra. «Non è possibile che la pace sussista se non prospera prima la virtù»
San Giovanni Crisostomo, Omelie sulla Lettera agli Efesini, 9, 4. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 79.
Le contese tra gli uomini non cesseranno; la pace perfetta verrà al di là della storia. Il cristiano sa di non avere soluzioni definitive; ma si impegna ugualmente con totale serietà, per attuare un’anticipazione profetica della salvezza: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9).
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