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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

  2289 Se la morale richiama al rispetto della vita corporea, non ne fa tuttavia un valore assoluto. Essa si oppone ad una concezione neo-pagana, che tende a promuovere il culto del corpo, a sacrificargli tutto, a idolatrare la perfezione fisica e il successo sportivo. A motivo della scelta selettiva che tale concezione opera tra i forti e i deboli, essa può portare alla perversione dei rapporti umani.
CdA 880-891
CONFRONTAVAI
CdA 1016
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
1016

Valore della vita fisica
[1016]  Un valore assoluto va riconosciuto a quella vita di comunione, 26-487.png di cui Gesù ha detto: «Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). Non ha invece un valore assoluto la vita fisica, che all’occorrenza, secondo l’insegnamento del Maestro, bisogna essere pronti anche a sacrificare, per riaverla in pienezza nella vita eterna
nota
Cf. Gv 12,25.
. Il cristiano promuove innanzitutto la propria e l’altrui crescita spirituale; non investe tutta la sua speranza nella salute, nell’efficienza e nella bellezza esteriore; non cade nell’idolatria del corpo.
D’altra parte la vita fisica, pur non essendo il bene supremo, fa da supporto a tutti gli altri beni e ne consente l’attuazione. Va perciò rispettata dal concepimento alla morte naturale. Va curata e servita in modo che tutti possano avere cibo, vestito, abitazione, lavoro, tempo libero, assistenza sanitaria. Va difesa da ogni forma di violenza e preservata dai pericoli che la minacciano, quali l’alcolismo, la droga, gli incidenti prevedibili.
CCC, 2288-2291