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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
Rendiamo grazie a Dio!

CdA 658 (15. La santa liturgia: 3. Soggetti, modi, luoghi e tempi del celebrare): La domenica
eucaristia, rendimento di grazieCdA 69016. I sacramenti dell’iniziazione cristiana L’eucaristiaIl santo sacrificio

Ogni domenica, giorno del Signore,
ci riuniamo per celebrare l’Eucaristia.
Con gioia rendiamo grazie a Dio,
che nella creazione si manifesta
come il Dio della vita
che ha creato l’uomo a sua immagine.
Cantiamo e rendiamo grazie a Dio
che ha risuscitato Cristo nostro Dio
perché in questo giorno il Signore Gesù,
risorto dai morti,
ha alitato su di noi il soffio della vita nuova,
lo Spirito Santo.
Noi festeggiamo la creazione
in cui Dio ha profuso la sua benedizione,
consegnandola all’uomo
come opera da portare a compimento.
Prendiamo le cose dalle mani di Dio
e accettiamo la fatica di ogni giorno,
perché risplenda nel creato l’amore
e la sapienza di Dio.
Celebriamo la risurrezione di Cristo
perché in lui siamo diventati creature nuove
e completiamo attraverso la nostra fatica
ciò che manca alla sua passione,
perché un giorno
la sua risurrezione si manifesti in noi.
Annunziamo il dono dello Spirito Santo
che in noi opera per trasformare il mondo
secondo il disegno di Dio che è amore.
Dopo che Cristo è venuto,
noi non siamo più soli
e senza speranza in questo mondo.
E se soffriamo e gemiamo
come la donna nelle doglie del parto,
è perché deve ancora venire alla luce
l’uomo nuovo, la creatura nuova.
Perciò nella sofferenza
e negli avvenimenti che sconvolgono il mondo
noi vediamo momenti di passaggio,
segni di vita e di autentica speranza.
Quanto più la notte è avanzata
tanto più il giorno è vicino
e noi gridiamo con tutto l’essere nostro:
Vieni, Signore Gesù!

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