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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
La Pasqua nella vita

CdA 816-820 (21. La vocazione del cristiano: 4. Seguire Cristo)
IN PARTICOLARE:
Gesù si è fatto servo (e la lavanda dei piedi)CdA 2196. Per noi obbediente fino alla morte di croce Messia ServoServoCdA 2316. Per noi obbediente fino alla morte di croce L’ultima cenaDono di se stesso

I cristiani celebrano la Pasqua nei giorni solenni del triduo pasquale e nell’Eucaristia domenicale perché la risurrezione di Gesù, per il dono dello Spirito Santo, è il principio e la sorgente della vita nuova.
Nelle scelte impegnative e nei gesti quotidiani, chi si lascia guidare dallo Spirito porta nel mondo un annunzio e una forza di speranza, capace di trasformare la propria vita e la storia degli uomini.
Come possiamo vivere anche noi la Pasqua di risurrezione ogni giorno? Imitiamo Gesù. Cosa è stata la Pasqua per lui?
L’evangelista Giovanni, nel racconto della cena, riporta un gesto che riassume tutta la vita del Signore: la lavanda dei piedi ai discepoli.
“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1).
Durante tutta la sua vita Gesù si è preparato a questo passaggio attraverso una continua donazione. La Pasqua è il culmine di questa offerta. Nessuno infatti ha amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Qual è il significato del suo dono? Egli lo rivela facendosi servo.
“Si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto” (Gv 13,4-5).
Pietro protesta: “Non mi laverai mai i piedi!”, ma non capisce il significato del gesto di Gesù. “Se non ti laverò, non avrai parte con me”, gli dice Gesù. Il Maestro, che si è fatto servo sino alla morte di croce, dice a tutti: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi” (Gv 13,12-15).
La lavanda dei piedi indica dunque la via per vivere la Pasqua ogni giorno. È la via dell’obbedienza alla volontà del Padre, dell’amore fino al dono totale di sé, del servizio ai fratelli.
Noi sappiamo
che siamo passati
dalla morte alla vita
perché amiamo i fratelli.
Chi non ama
rimane nella morte.
Cristo ha dato la sua vita
per noi; quindi
anche noi dobbiamo
dare la vita per i fratelli.

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