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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
La festa cristiana

15. La santa liturgia Soggetti, modi, luoghi e tempi del celebrareLa domenicaCdA 65915. La santa liturgia Soggetti, modi, luoghi e tempi del celebrareL’anno liturgicoCdA 88322. Libertà cristiana e legge evangelica Il messaggio delle “dieci parole”Terzo comandamentoCdA 111529. Un lavoro degno dell’uomo Vocazione al lavoro e al riposoDimensione costitutiva dell’uomoCdA 122932. La vita del mondo che verrà Il paradisoAssemblea festosa

La domenica, la festa cristiana, ha assunto con significato nuovo i contenuti umani e religiosi del Sabato ebraico.
La domenica è il primo giorno della settimana. Dio creatore di tutte le cose, autore della vita, come ha risuscitato Gesù così risusciterà tutti quelli che credono in lui. Perciò ogni domenica si festeggia la creazione del mondo e la nuova creazione, di cui Cristo risorto è la primizia.
La domenica, come il Sabato ebraico, è giorno di riposo, della gioia e della liberazione. Cristo ha liberato gli uomini dalla schiavitù del peccato e li ha introdotti in quella pace che è il dono di Dio.
La domenica è anche l’inizio della festa senza fine che ci attende nel regno di Dio. Alcuni Padri della Chiesa hanno chiamato la domenica: ottavo giorno, giorno fuori della settimana in cui si anticipa la gioia di quella giornata senza fine, che non sarà più segnata dal lutto, dal pianto e dall’affanno, ma sarà completamente illuminata dallo splendore di Dio.
Perché la domenica continui ad esprimere tanta ricchezza spirituale, non può passare senza che in essa si celebri l’Eucaristia. Nella Messa, il popolo che Cristo unisce a sé nel suo Spirito, si raduna per ripresentare al Padre il sacrificio della croce, per proclamare la certezza della sua risurrezione e vivere del suo amore. L’Eucaristia è momento centrale del giorno del Signore, principio e culmine della vita dei cristiani.
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La domenica,
Pasqua settimanale
dei cristiani,
la Chiesa
fa memoria
del Signore morto
e risorto,
nell’attesa del giorno
senza tramonto.
“DIES DOMINICA”,
o GIORNO DEL SIGNORE
È interessante confrontare il nome dei giorni della settimana, con il nome che avevano nel mondo pagano e presso l’antico Israele.
Per Israele la settimana culminava, e culmina ancora oggi, nel sabato, il settimo giorno, che Dio ha consacrato al riposo e alla santificazione (cf ). Gli altri giorni venivano designati soltanto con il numero, come nel racconto biblico della creazione: primo, secondo, terzo giorno.
La settimana pagana invece dedicava ogni giorno ad una divinità diversa: la dea Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, il dio Sole.
Ancora oggi usiamo i nomi derivati dalla tradizione greco-romana. Ma al giorno del Sole diamo un nome nuovo: dies dominica, la domenica, giorno del Signore.
“Secondo la tradizione apostolica, che ha origine dallo stesso giorno della risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il mistero pasquale ogni otto giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o domenica”.
(Leggi Concilio Vaticano II, La Liturgia, n. 106)
La chiesa di Auvers,
di Vincent van Gogh (1890)
Es 20,8-11

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