Catechismo dei Ragazzi
Vi ho chiamato amici
Il grido della Pasqua
CdA 264-275 (7. Risorto per la nostra salvezza: 2. Si è fatto vedere; 3. Il mistero della risurrezione; 4. Costituito Messia e Salvatore)
IN PARTICOLARE:
lo Spirito donato dal RisortoCdA 2737.
Risorto per la nostra salvezza
Costituito Messia e SalvatoreNella gloria trinitariaCdA 2807.
Risorto per la nostra salvezza
Nel cuore della storiaNella Chiesa e nel mondoCdA 39910.
Cristo principio e fine della creazione
Il peccato originaleLa vittoria della PasquaCdA 54312.
Da un solo Spirito doni diversi
Vita di speciale consacrazioneLe prime esperienzeA Pasqua la gioia sembra esplodere nella Chiesa per riversarsi sul mondo.
Un grido: il Signore è risorto.
La Pasqua viene celebrata con una veglia nella notte. E la veglia della Pasqua del Signore, il suo passaggio dalla morte alla vita.
La gente si saluta: Buona Pasqua! Molti forse non ci pensano, ma il saluto significa: possa anche tu far Pasqua col Signore e aver parte alla sua vita. I cristiani delle Chiese d’Oriente si dicono l’un l’altro: Christòs anèsti!, che significa: Il Signore è risorto! E la risposta è Alithòs anèsti! È veramente risorto.
La celebrazione della Pasqua ha radici lontane, a partire da quel “primo giorno dopo il sabato” in cui Gesù è risorto da morte. Alcune donne e poi gli apostoli sono stati i primi testimoni della tomba vuota e delle apparizioni del Risorto. Ma neppure loro si sono resi subito conto della realtà nuova; qualcuno, come Tommaso, restava incredulo.
Gesù stesso si presenta la sera di quel primo giorno, in mezzo agli apostoli, riuniti insieme a porte chiuse per paura dei giudei, e li saluta: “Pace a voi”. I discepoli gioiscono a vedere il Signore. Ritorna la speranza.
Gesù compiendo un gesto insolito alita sugli apostoli e dice: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Gv 20,23).
Ora si rivela il mistero della morte e della risurrezione di Gesù. Gesù risorto dona, ai discepoli che credono in lui, lo Spirito Santo. Li invia nel mondo ad annunziare il perdono dei peccati e la pace.
Lo Spirito Santo donato da Cristo unisce i credenti e, come fuoco di amore, fa di loro un cuor solo e un’anima sola. Nel cuore di ciascuno la voce dello Spirito ricorda tutto ciò che Gesù ha fatto e ha detto. La loro vita ne è completamente trasformata; ciascuno può dire come l’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).
Gesù è davvero risorto e in lui solo c’è salvezza (cf At 4,8-12).
A Pasqua
celebriamo
la risurrezione
del Signore Gesù,
la sua vittoria
sul peccato
e sulla morte,
la gioia
di partecipare
alla sua vita
di risorto.
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SEGNI
PASQUALI
Un sorriso o una stretta di mano, un abbraccio: non tutto diciamo con le parole. C’è il linguaggio dei gesti, delle immagini, dei suoni e dei colori...
Dio stesso non si è rivelato agli uomini solo con le parole e i gesti: la Scrittura ci parla di lui come luce per le nostre tenebre, come acqua che rigenera, come vento, come fuoco che purifica e che riscalda. Perciò la Chiesa annunzia la risurrezione non solo con la parola, anche con i simboli del fuoco, della luce e dell’acqua.
Cristo risorto è il sole di giustizia che riscalda ogni cuore; è in lui la luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo; chi ha sete di vita e di amore può ricorrere a lui: come acqua viva sgorgherà nel suo cuore lo Spirito di Gesù.
Quali momenti e quali segni della liturgia di Pasqua manifestano con più evidenza il mistero che si celebra?
Mosaici dell’abside
del Duomo di Monreale
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