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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
È veramente il Figlio di Dio

CdA 244-252 (6. Per noi obbediente fino alla morte di croce: 10. Il mistero della redenzione)
IN PARTICOLARE:
il Servo sofferenteCdA 218-2206. Per noi obbediente fino alla morte di croce Messia ServoCdA 2256. Per noi obbediente fino alla morte di croce Minacce di morteGli avversariCdA 238-2396. Per noi obbediente fino alla morte di croce L’angoscia e l’abbandonoSul Calvario

Pilato, convinto dell’innocenza di Gesù, vuole liberarlo. Ma la folla si oppone alla proposta di graziare Gesù e sceglie Barabba.
E di Gesù che fare? “Crocifiggilo!”, gridano. Pilato lo consegna loro perché venga condotto alla croce, il supplizio degli schiavi.
I passanti lo insultano, le autorità si fanno beffe di lui dicendo: “Ha salvato altri, non può salvare se stesso!”, e lo sfidano a scendere dalla croce. Prima di spirare Gesù lancia un forte grido.
“Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: “Eloì, Eloì, lema sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Alcuni dei presenti, udito ciò dicevano: “Ecco, chiama Elia!”. Uno corse ad inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere dicendo: “Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce””. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso.
Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo era il Figlio di Dio!”” (Mc 15,33-39).
Nella parola del centurione pagano il mistero di Gesù è pienamente svelato: Gesù è il Figlio di Dio e con la croce ha salvato tutti gli uomini.
Il racconto della passione di Gesù mostra insieme l’amore di Dio e tutto il peso del peccato e della ingiustizia degli uomini.
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La croce di Cristo
è nostra gloria,
salvezza
e risurrezione.
TU SEI IL FIGLIO DI DIO
Preghiamo con le parole del profeta Isaia (cf ) che preannunziano la sofferenza del Giusto, il Servo di Dio, e facciamo nostra la professione di fede del centurione.
È la fede della Chiesa in Gesù Cristo, Figlio di Dio e Salvatore.
Is 53
Egli si è caricato
delle nostre sofferenze,
si è addossato
i nostri dolori,
e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio
e umiliato.
Egli è stato trafitto
per i nostri delitti,
schiacciato
per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza
si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe
noi siamo stati guariti.
Tu sei il Figlio di Dio,
Signore Gesù!
Noi tutti eravamo sperduti
come un gregge,
ognuno di noi
seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere
su di lui l’iniquità
di noi tutti.
Maltrattato,
si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello
condotto al macello,
come pecora muta
di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Tu sei il Figlio di Dio,
Signore Gesù!
Ma al Signore è piaciuto
prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso
in espiazione,
vedrà una discendenza,
vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo
la volontà del Signore.
Tu sei il Figlio di Dio,
Signore Gesù!
Dopo il suo intimo tormento
vedrà la luce e si sazierà
della sua conoscenza,
il giusto mio servo
giustificherà molti,
egli si addosserà
la loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio
le moltitudini.
Tu sei il Figlio di Dio,
Signore Gesù!
La Trinità,
di Masaccio

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