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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
Pareri contrastanti

6. Per noi obbediente fino alla morte di croce «Chi è costui?»CdA 225-2276. Per noi obbediente fino alla morte di croce Minacce di morte

Su Gesù i pareri contrastano. Alcuni lo consideravano un grande profeta, altri lo giudicavano un sobillatore e un profanatore della tradizione; c’era anche chi restava indifferente. I farisei e quelli del partito di Erode complottano contro di lui per farlo morire (cf Mc 3,6). Un giorno perfino i suoi vanno in cerca di lui perché, dicono, “è fuori di sé”. Gli scribi, d’altra parte, lo credono un indemoniato (cf 3,21-22).
Gli abitanti di Geràsa lo pregano di andarsene dal loro territorio: anche se ha liberato un indemoniato, rischia di turbare l’ordine nel paese (cf 5,1-20).
Le autorità si mettono contro di lui. Erode aveva fatto decapitare Giovanni; adesso teme che Gesù sia il Battista risuscitato e trama per ucciderlo (cf 6,14-16). Ma l’incomprensione più amara Gesù l’ha trovata a Nazareth, il villaggio in cui è cresciuto e dove è vissuto per trent’anni (cf 6,1-6).
Perché è così difficile accettare Gesù?
La folla, i discepoli, i poveri e i potenti si pongono la domanda sempre più inquietante: “Chi è costui?”.
Il Vangelo di Marco dà continuo risalto a questa situazione. L’opposizione a Gesù registra episodi che si fanno sempre più gravi.
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Anche oggi su Gesù
si danno pareri
contrastanti.
Cosa ne pensa
la gente?
E noi, che posizione
prendiamo
davanti a Gesù?

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