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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
Tu ci tieni per mano

4. Dono di libertà e comunione «Perché siate figli del Padre»Nuova rivelazione del Padre
CdA 165-167 (4. Dono di libertà e comunione: 5. «Perché siate figli del Padre»): Nuova rivelazione del Padre
IN PARTICOLARE:
la ribellione di Israele:CdA 51 (2. Dio cammina con gli uomini:1. La rivelazione di Dio nella storia): L’Antico Testamento; CdA 256 (6. Per noi obbediente fino alla morte di croce: 11. Interpretazioni rituali, morali e giuridiche): Espiazione; CdA 389- 390 (10. Cristo principio e fine della creazione: 5. Il peccato originale); CdA 445 (11. Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti: 5. La Chiesa e gli ebrei): Segno della fedeltà di Dio
profetismo:CdA 49-51 (2. Dio cammina con gli uomini:1. La rivelazione di Dio nella storia): L’Antico Testamento
la fedeltà (reazione di Dio al peccato dell’uomo):CdA 390 (10. Cristo principio e fine della creazione: 5. Il peccato originale): Corruzione dell’umanità
paternità di DioCdA 1554. Dono di libertà e comunione Liberi dal legalismoGesù perfeziona la LeggeCdA 1694. Dono di libertà e comunione «Perché siate figli del Padre»Paternità universale

Alla liberazione dall’Egitto e al dono dell’alleanza che Dio continua a rinnovare, Israele non sempre rimane fedele. La Bibbia testimonia da un lato la fedeltà di Dio che ama e perdona, dall’altro il comportamento del popolo che pecca e ritorna a Dio.
Dalle ribellioni nel deserto all’esilio di Babilonia, Israele prova la tentazione costante di rifiutare il suo Dio. Ma i profeti non si stancano di richiamare ad Israele il suo passato e riconfermarlo sulla via della libertà. Un figlio che cresce è sempre in grado di capire l’amore di chi lo ha generato? Israele è come un figlio indocile che si rivolta contro il padre, giungendo fino a rifiutare ogni rapporto con lui.
Come reagisce Dio alla ribellione del suo popolo?
Dio rivela il suo pensiero con le parole dello stesso profeta:
“Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira” (Os 11,8-9).
Come un padre con il suo bambino, Dio prende per mano il suo popolo: non per tenerlo fermo ma per farlo camminare, non per sottometterlo ma per farlo crescere, non per mantenerlo in schiavitù ma perché arrivi alla libertà.
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Dio è grande
nella misericordia.
Su di lui possiamo
sempre contare.
NON COMPRESERO
CHE AVEVO CURA
DI LORO
Quando Israele era giovinetto, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincolo d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.
( )
Il figliol prodigo,
di Arturo Martini
(1926)
Os 11,1-4

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