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CATECHISMO DEI RAGAZZI
Vi ho chiamato amici

Catechismo dei Ragazzi

Vi ho chiamato amici
Il più grande tesoro: la vita

integrità del creato e rispetto dell’ambiente: CdA 887(22. Libertà cristiana e legge evangelica: 4. Il messaggio delle “dieci parole”): Settimo comandamento; CdA 1140-1143(29. Un lavoro degno dell’uomo:6. Rispetto dell’ambiente)
pace con Dio, pace in terra: CdA 454 (11. Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti:6. Una Chiesa in molte Chiese): Una e cattolica; CdA 494 (11. Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti: 9. Fedeltà creativa nella storia): L’epoca moderna; CdA 1040 (26. Accoglienza e rispetto della vita: 4. Abolire la guerra): Edificare la pace
l’ordine dell’universoCdA 1143(29. Un lavoro degno dell’uomo Rispetto dell’ambiente
CdA 6-12 (1. L’uomo in cammino: 1. Le grandi domande; 2. Una speranza tenace)
IN PARTICOLARE:
origine della vita: CdA 18 (1. L’uomo in cammino: 3. Il millenario pellegrinaggio dei popoli): Universalità del fattore religioso; CdA 324(9. Padre e Figlio e Spirito Santo:2. «Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo»): Dio della creazione; CdA 358-364 (10. Cristo principio e fine della creazione: 2. La creazione)
scienza e tecnica: CdA 10-12 (1. L’uomo in cammino: 2. Una speranza tenace): Ambiguità del progresso; (1. L’uomo in cammino: Per l’itinerario di fede): Riflettere e interrogarsi; CdA 136 (3. La buona notizia: 3. «Seguitemi»): Presunzione e pessimismo; CdA 578 (13. La missione della Chiesa:3. L’attività missionaria verso i non cristiani): Proposta, non imposizione
progresso (scientifico):(vedi sopra, scienza e tecnica); CdA 404 (10. Cristo principio e fine della creazione: 6. Una storia di redenzione): Negli ultimi tempi; CdA 578 (13. La missione della Chiesa:3. L’attività missionaria verso i non cristiani): Proposta, non imposizione
il lavoro dell’uomoCdA 1013-1017(29. Un lavoro degno dell’uomo Vocazione al lavoro e al riposoCdA 1132(29. Un lavoro degno dell’uomo L’uomo al centro dell’economiaPer un sistema economico più umano

Vicino al sole, tra miliardi di stelle, un piccolo pianeta custodisce il più grande tesoro: la vita.
Vita di innumerevoli esseri vegetali; vita di innumerevoli esseri animali...
Qui sulla terra, è la dimora degli uomini: creature libere, capaci di pensare, di volere, di amare.
Lungo i fiumi, sulle coste dei mari e degli oceani, ai piedi o sulle pendici delle montagne, essi hanno costruito capanne, case, paesi, città. E poi strade e ponti, autostrade, ferrovie e aeroporti, per collegarsi e comunicare tra di loro.
Dalle primissime invenzioni – la leva, la ruota, gli strumenti per lavorare la pietra e poi il ferro... – alle conquiste più moderne, gli uomini vivono una straordinaria avventura, il cui inizio si perde nel tempo e la cui fine nessuno conosce. Ma, nello stesso tempo, un senso di paura cresce nel mondo.
Il minuscolo calcolatore che sta nel palmo di una mano è prodigio di perfezione; eppure con la stessa tecnica è possibile progettare e provocare la distruzione di intere città. Una piccola fiala di morfina allevia il dolore del malato; ma può anche servire per avviare ragazzi e ragazze sulle vie della droga e della morte.
Scienza, tecnica e progresso possono salvare intere popolazioni dalla fame, dalle malattie e dalla morte; ma possono anche costruire strumenti mostruosi di distruzione, o compromettere l’equilibrio del creato.
Con la loro genialità e il loro lavoro, gli uomini possono scrivere ogni giorno una storia meravigliosa; o invece una storia di miseria.
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Come trovare
la strada giusta
per un vero
progresso
a favore
dell’uomo?
Quale storia
scriverai
con la tua vita?
PACE CON DIO CREATORE,
PACE CON TUTTO IL CREATO
Giovanni Paolo II nel messaggio per la giornata mondiale per la pace del 1990, ha sottolineato il profondo rapporto che esiste tra l’agire umano e l’integrità del creato e, quindi, la responsabilità di tutti nei confronti del problema ecologico.
“Quando si discosta dal disegno di Dio creatore, l’uomo provoca un disordine che inevitabilmente si ripercuote sul resto del creato. Se l’uomo non è in pace con Dio, la terra stessa non è in pace.
Ci si chiede con ansia se si possa ancora porre rimedio ai danni provocati. Oggi la questione ecologica ha assunto tali dimensioni da coinvolgere la responsabilità di tutti.
Nell’universo esiste un ordine che deve essere rispettato; la persona umana, dotata della possibilità di libera scelta, ha una grave responsabilità per la conservazione di questo ordine, anche in vista del benessere delle generazioni future. La crisi ecologica è un problema morale.
I cristiani avvertono che i loro compiti all’interno del creato, i loro doveri nei confronti della natura e del creatore sono parte della loro fede.
L’impegno del credente per un ambiente sano nasce direttamente dalla sua fede in Dio creatore. Il rispetto della vita e per la dignità della persona umana include anche il rispetto e la cura del creato, che è chiamato ad unirsi all’uomo per glorificare Dio (cf Sal 148 e 96)”.
(Giovanni Paolo II,
1 gennaio 1990)
La creazione,
mosaico nel Duomo
di Monreale
(1182/1267)

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