Educat
CATECHISMO DEI GIOVANI
Venite e vedrete

Catechismo dei Giovani

Venite e vedrete
Per camminare nella fede


142-1g2.png
Le domande della vita
Una persona della statura di Gesù non può essere ridotto al ruolo di un personaggio storico del passato e neppure può essere considerato con pregiudizi miopi.
La sua è una presenza che si inserisce nella storia, si propone agli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, interpella e affascina, si impone al nostro desiderio di realizzazione.
L’ascolto e l’attenzione verso quanto Gesù ha detto e ha fatto, dona una luce decisiva sull'identità della sua persona e sulla verità della nostra vita.
142-2g2.png
• Tra le caratteristiche della persona di Gesù, così come emergono dai Vangeli, quali ti colpiscono di più?
Quali aspetti, a tuo avviso, costituiscono sorpresa e novità?
• Come la lettura e l’ascolto del Vangelo possono favorire un accostamento corretto alla persona di Gesù?
• Quali condizionamenti incontri nella tua vita e nell’ambiente per approfondire e vivere una relazione di fede e di amicizia con Cristo?
• La comunità cristiana in cui vivi, attraverso quali modi può favorire il tuo incontro con Cristo?
143-1g2.png
L’ascolto della Parola
"Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli.
Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!".
Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento.
Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e usci una voce dalla nube: "Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!".
E subito, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro".
143-2g2.png
144-1g2.png
La voce della Chiesa
"Stese le braccia sulla croce per abbracciare i confini del mondo, perché il Golgota è proprio il centro della terra. [...]
Stese le sue mani d’uomo colui che ha reso stabile il cielo con quelle spirituali. [...]
Dei ladroni che furono crocifissi con lui è detto questo: Fu annoverato tra i malfattori.
Tutti e due infatti prima erano dei malfattori, ma uno di essi cessò di esserlo. [...]
Così la fine della sua vita fu per lui l’inizio del suo emendamento; il rendere l’anima fu l’anticipo della salvezza.
Dopo aver rimproverato il compagno, dice: "Ricordati di me, Signore. A te rivolgo la mia preghiera, [...]
ricordati di me.
Non dico: Ricordati delle mie opere, perché mi fanno paura.
Ogni uomo simpatizza con il suo compagno di strada. Ti accompagno sul cammino della morte. Ricordati del compagno di strada. [...]
Quale forza ti illuminò, o ladrone? Chi ti ha insegnato ad adorare chi è schernito e crocifisso con te?
O luce eterna che illumini coloro che giacciono nelle tenebre! [...]
Per fare la richiesta, ci volle molto tempo, ma velocissima fu la grazia: "In verità ti dico: oggi sarai con me nel paradiso. Oggi infatti hai ascoltato la mia voce e non hai indurito il tuo cuore. [...]
Oggi sarai con me. Abbi fiducia, non sarai rigettato [...]".
Non vergogniamoci dunque di confessare il Crocifisso.
Sulla fronte la mano segni con piena fiducia il sigillo, e su tutti si faccia il segno della croce, quando mangiamo pane
e prendiamo bevande, entrando e uscendo, quando ci corichiamo e quando ci alziamo, mentre camminiamo e ci riposiamo. È una grande difesa, gratuita per i poveri, che non costa fatica per i deboli giacché è concesso da Dio come una grazia".
(San Cirillo di Gerusalemme, Catechesi prebattesimali, XIII, 28.30.36)
145-1g2.png
145-2g2.png
Il dialogo della preghiera
"O Cristo, nostro unico mediatore, tu ci sei necessario:
per venire in comunione con Dio Padre;
per diventare con te, che sei Figlio unico e Signore nostro,
suoi figli adottivi; per essere rigenerati nello Spirito Santo.
Tu ci sei necessario, o solo vero maestro
delle verità recondite e indispensabili della vita,
per conoscere il nostro essere e il nostro destino,
la via per conseguirlo.
Tu ci sei necessario, o redentore nostro, per scoprire
la nostra miseria e per guarirla; per avere il concetto
del bene e del male e la speranza della santità;
per deplorare i nostri peccati e per averne il perdono.
Tu ci sei necessario, o fratello primogenito
del genere umano, per ritrovare le ragioni vere
della fraternità tra gli uomini, i fondamenti della giustizia,
i tesori della carità, il bene sommo della pace.
Tu ci sei necessario, o grande paziente dei nostri dolori,
per conoscere il senso della sofferenza e per dare ad essa
un valore di espiazione e di redenzione.
Tu ci sei necessario, o vincitore della morte,
per liberarci dalla disperazione e dalla negazione
e per avere certezze che non tradiscono in eterno.
Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio-con-noi,
per imparare l’amore vero
e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità,
lungo il cammino della nostra via faticosa,
fino all’incontro finale con te amato,
con te atteso, con te benedetto nel secoli".
(Giovanni Battista Montini, Lettera pastorale, Quaresima 1995)
146-1g2.png
146-2g2.png
L’incontro con i testimoni
Antonio Rosmini
Antonio Rosmini-Serbati (1797-1855) è una delle figure più rappresentative dell’ottocento italiano, in un periodo di grandi trasformazioni culturali, politiche e religiose.
Le sue numerose opere ne testimoniano gli interessi culturali vastissimi, la mente creativa, la fede appassionata. tu sua azione ha segnato fortemente il cammino delta società civile e della comunità ecclesiale.
Filosofo e teologo, educatore e politico, uomo della fede e della carità. L’intuizione filosofica del Rosmini fu quella di voler "ripensare", con lucidità e libertà, le acquisizioni del suo tempo in un coerente impegno di "carità intellettuale".
Sul versante politico ebbe la stima degli innovatori risorgimentali e fu interlocutore – prima accolto e poi rifiutato – con lo Stato pontificio. Si impegnò per un nuovo volto della Chiesa (Le cinque piaghe della santa Chiesa) e sostenne incomprensioni e ostilità durissime. I suoi scritti ascetici ci dicono la profondità della sua vita spirituale.
Rosmini fu il fondatore dell’istituto della carità. la carità è al centro dell’esperienza cristiana e a fondamento della convivenza umana. Si tratta della carità "teologale" perché viene da Dio e nel credente si esprime in dimensioni molteplici: materiale, intellettuale, morale.
La esemplarità di vita e l’obbedienza alla Chiesa pongono Rosmini tra gli alti modelli di un cristianesimo autentico, coerente e libero.
"...Innumerabili sono le maniere di dire nelle quali ricorre nel favellare degli apostoli e de’ loro discepoli l’espressione "in Cristo", perocché tutto ciò che è o che fa l’uomo cristiano, è in Cristo, lo fa in Cristo...
In questa solenne parola IN CHRISTO si contiene compendiato tutto il Cristianesimo, perché esprime la reale mistica unione dell’uomo con Cristo, nella quale unione e incorporazione consiste il Cristianesimo in atto...
...Dal sentimento in questa incorporazione procede tutta la dottrina morale ed ascetica dell’uomo cristiano: questo sentimento è luce che lo illumina perocché è il sentimento di Cristo".
(Antonio Rosmini, Scritti ascetici)
147-1g2.png
La professione della fede
"Maestro che cosa devo fare?"
"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò" ( Mt 11,28 ).
"Gesù Cristo, Verbo fatto carne, mandato come "uomo agli uomini" ( A Diogneto , 7, 4),
"parla le parole di Dio" ( Gv 3,34 )
e porta a compimento l’opera di salvezza affidatagli dal Padre" ( Dei Verbum , 4).
• La vita di Gesù si immerge in Dio: egli è uscito da Dio,
il Padre l’ha mandato e ritorna a Dio.
• La risposta di Gesù agli interrogativi sulla sua identità
e origine invita sempre a guardare più lontano:
"Chi vede me vede il Padre" (Gv 14,9).
• Gesù Cristo è Dio che salva;
è il consacrato in Spirito Santo e potenza;
è il Figlio unigenito del Padre;
è il Signore dell’uomo e della storia.
• Il Figlio di Dio ha percorso la via di una reale incarnazione
per rendere gli uomini partecipi della natura divina.

Catechismo dei Giovani
indice dei contenuti