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CATECHISMO DEI GIOVANI
Io ho scelto voi

Catechismo dei Giovani

Io ho scelto voi
In dialogo con Dio

2. Dio cammina con gli uomini La rivelazione di Dio nella storiaL’Antico TestamentoCdA 1133. La buona notizia Si compiono le atteseLa regalità di Dio nell’Antico Testamento

È questa anche l’esperienza di Mosè. La Bibbia lo presenta come un giovane ebreo, educato nella cultura e nella sapienza dell’antico Egitto. Mostra subito la sua indole generosa e il desiderio di libertà, quando colpisce una guardia egiziana che maltratta i suoi fratelli sottoposti a lavori gravosi. I suoi interventi senza progetto, l’incomprensione dei suoi e la paura del faraone gli fanno sperimentare il senso del fallimento. Si ritira nel deserto del Sinai a fare il pastore (Esodo 2,11-22). I suoi sogni sembrano spenti. Ma è nel deserto che Dio lo attende e lo afferra, per rilanciarlo nella grande avventura della liberazione del suo popolo. Ed egli non rifiuta.
Mosè si lascia attrarre da un segno straordinario: presso il monte di Dio, un roveto arde senza consumarsi! Non è un uomo superficiale e distratto. È capace di farsi attento, di meravigliarsi. È un uomo in ricerca: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?» (Esodo 3,3).
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La disponibilità di Mosè si trova di fronte a un evento inatteso. Dio gli si fa presente e gli parla. Lo chiama personalmente e amorosamente per nome. E Mosè non sfugge, non si chiude nella paura e nell’incertezza. Accetta il dialogo che Dio gli offre, anche se non sa ancora dove questo lo condurrà. Dichiara già da ora, con un semplice «Eccomi!», la sua apertura generosa e totale (Esodo 3,4).
L’uomo che, come Mosè, incontra Dio si trova in preda a due sentimenti contrastanti. Avverte di trovarsi di fronte ad un mistero che è più grande di lui. Con Dio non si può trattare come con un uomo. Occorre tanta povertà e umiltà per poterlo ascoltare: è necessario togliersi i sandali e velarsi la faccia! Quando però ci poniamo sinceramente in ascolto, ci accorgiamo che Dio non è un Dio lontano. Era già presente nella nostra storia e nella nostra vita. Lavorava per noi e assieme a noi. Le nostre esperienze passate mostrano l’impronta amorosa della sua azione. Mosè conosce Dio proprio così, come colui che era già all’opera nella storia dei suoi padri (Esodo 3,5-6).
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Catechismo dei Giovani
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