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CATECHISMO DEI GIOVANI
Io ho scelto voi

Catechismo dei Giovani

Io ho scelto voi
Scheda: Parola di Dio per noi

CdA 46-53 (2. Dio cammina con gli uomini: 1. La rivelazione di Dio nella storia); CdA 76-77 (2. Dio cammina con gli uomini:4. Credibilità della rivelazione cristiana): Storicità di Gesù
IN PARTICOLARE:
l’ispirazione:CdA 66 (2. Dio cammina con gli uomini:3. La Sacra Scrittura): Ispirazione
la verità nella Bibbia:CdA 67 (2. Dio cammina con gli uomini:3. La Sacra Scrittura): Verità
proclamazione liturgica della ParolaCdA 625-63214. La parola di Dio nella Chiesa Parola annunciata, celebrata e vissuta

La Bibbia racchiude in sé scritti Composti nell’arco di un intero millennio: all’incirca dal 1000 a.C. al 100 d.C. Le radici delle più antiche tradizioni risalgono ancora più indietro nel tempo, a quasi tremila anni fa, fino alle origini di Israele, un piccolo popolo dell’Oriente. Nella vita quotidiana, come negli avvenimenti più importanti della sua storia, questo popolo sa di vivere una vicenda più grande: la Storia della salvezza che Dio, nel suo disegno d’amore, vuole realizzare per tutta l’umanità. Al centro di questa storia c’è Gesù, con il suo Vangelo, la sua morte e la sua risurrezione. Da lui nasce la Chiesa, che il Risorto invia nel mondo per annunciare, celebrare e testimoniare la salvezza. Protagonista di questa storia è Dio: egli cammina con il suo popolo, si rivela nella vita di Abramo, di Mosè, dei profeti; soprattutto si comunica agli uomini in Gesù, la parola di Dio fatta carne.
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Della lunga fase di preparazione, che precede la venuta di Cristo, parlano le Sacre Scritture ebraiche, che noi chiamiamo Antico Testamento; in esse Israele ha narrato la propria storia, ha espresso la propria sapienza e la propria fede, nelle forme più varie: racconti, leggi, proverbi, messaggi profetici, canti, preghiere... Dalla vita di fede della Chiesa delle origini nascono poi quegli scritti che testimoniano a noi Gesù e la predicazione del Vangelo a tutte le genti; sono lettere, narrazioni (Vangeli e Atti degli apostoli) e profezie (Apocalisse), che formano il Nuovo Testamento e si aggiungono alle Scritture ebraiche, costituendo la seconda parte della Bibbia.
Giovanni 18,31-3337-38
La Chiesa ci dice che nella Bibbia possiamo ascoltare ancora là voce del Dio vivente: essa infatti non solo contiene le tracce del dialogo e della storia del Signore con il suo popolo, ma è scritta per opera dello Spirito Santo, cioè sotto la sua luce e con la sua forza divina (ispirazione). Senza sostituire il normale cammino con cui un uomo dalla prima idea germinale giunge alla produzione compiuta di uno scritto, lo Spirito con questo speciale aiuto guida le facoltà dell’autore “ispirato” e sostiene le sue capacità espressive, in modo tale che quanto viene scritto non è solo parola di un uomo – di Isaia, o di Luca, o di Paolo – ma è a pieno titolo “parola di Dio”.
Messaggio divino in linguaggio umano, la Bibbia è, di conseguenza, assolutamente vera, di quella verità che il Padre vuole comunicarci per la nostra salvezza. Ad essa non ricorreremo per risolvere problemi di ordine scientifico, ma per attingervi quel messaggio di verità e di vita che solo Dio può donare. Dio, infatti – come diceva il Cardinale Baronio, con una espressione che fu ripresa da Galileo Galilei –, ha ispirato le Sacre Scritture per insegnarci «come si vada al cielo, non come vada il cielo».
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Riconoscere quali siano i libri sacri che formano la Bibbia è compito della Chiesa, che, guidata dallo Spirito Santo, nei primi secoli ne ha gradualmente fissato l’elenco (canone). Al magistero della Chiesa lo stesso Spirito affida la parola di Dio, perché la esponga fedelmente e la salvaguardi dalle manipolazioni a cui gli uomini sono tentati di sottoporla.
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Da questa “identità” della Bibbia discendono le condizioni per una sua lettura autentica ed efficace. Ogni brano deve essere letto tenendo conto del suo contesto, del linguaggio in cui si esprime, di tutti gli elementi utili a superare la distanza storica e culturale che c’è tra noi e lo scritto. Occorre però, soprattutto, lasciarsi illuminare dalla fede della Chiesa e leggere i libri sacri con l’aiuto dello stesso Spirito che li ha ispirati. Così la parola di Dio, accolta nella preghiera e posta a confronto con le vicende della vita, entra nel nostro cuore e diventa principio di un’esistenza nuova. Nella proclamazione liturgica, poi, la parola di Dio attua ancor oggi, per la Chiesa che l’accoglie nella fede, la storia della salvezza.

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