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CATECHISMO DEI GIOVANI
Io ho scelto voi

Catechismo dei Giovani

Io ho scelto voi
Il coraggio di fare un cammino

1. L’uomo in cammino Una speranza tenace

A questa età non è facile affrontare fino in fondo l’esperienza del vivere, accettare una verità che è dono, aprirsi ad orizzonti sempre più vasti, sentendosi irresistibilmente conquistati da Gesù, il Signore. Si intravede allora la necessità di percorrere un itinerario, un cammino che segue la legge del seme: l’albero, maestoso e sicuro, è già tutto nel suo inizio, nel piccolo seme carico di futuro e di potenza incontenibile; si tratta di farlo crescere, giorno dopo giorno, secondo tappe precise e collegate.
INTERROGARE
LA VITA
La prima tappa di questo cammino è guardare e prendere coscienza della propria vita, attraverso una comprensione più profonda delle esperienze quotidiane. Questa vita è il luogo in cui oggi tu cresci fino alla maturità: il Signore ha messo dentro ai fatti una forza capace di spingere avanti e di provocare.
Tutte le esperienze, soprattutto le più dure, hanno il potere di sorprenderci, di far sentire esigenze più profonde e, quindi, di sollecitare a cercare risposte e ad inventare soluzioni. È in questa sete di novità e di realizzazione che è dato di incontrare Dio, perché lo incontra solo chi si apre a una vita più vera e chi cerca una felicità non fittizia; chi vuole, cioè, sperimentare la salvezza.
ASCOLTARE DIO
CHE PARLA
La ricerca e la sete che emergono dai fatti della vita e dalla novità delle esperienze trovano un singolare accompagnamento e una risposta autentica e aperta al futuro nella particolare storia di salvezza che Dio ha fatto con Israele. In questa storia le esperienze della vita e della morte, della schiavitù e della libertà, del cammino di un popolo e del senso del creato, del peccato e del perdono, della giustizia e della pace, della storia e della speranza, vengono illuminate dalla parola profetica che viene da Dio e si svelano come luogo della chiamata alla comunione con lui.
Incontrare questa storia di salvezza, come ci è testimoniata dalla parola di Dio dell’Antico Testamento, ci permette di orientare in modo più autentico le nostre domande e di rileggere le nostre esperienze come momenti in cui Dio si fa vicino e apre la nostra esistenza a significati e possibilità nuove.
INCONTRARE
GESÙ CRISTO
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La Parola definitiva e personale che Dio rivolge agli uomini è Gesù Cristo. L’umanità del Figlio è il luogo in cui Dio ci incontra personalmente e in pienezza. Nelle sue parole, nei suoi gesti, nella sua vita e nella sua morte e risurrezione Dio ci dona se stesso, il suo amore e il suo disegno di vita. Nel cammino da lui percorso possiamo trovare la traccia da seguire per portare alla pienezza e alla felicità anche la nostra vita.
Nella parola di Dio del Nuovo Testamento noi troviamo l’eco autentica di questo evento. Attraverso la lettura dei Vangeli, sotto l’azione dello Spirito e nell’orizzonte di fede della comunità cristiana, noi possiamo ripercorrere la storia di Gesù, che la fede ci fa riconoscere nella sua realtà di Figlio di Dio fatto uomo, e possiamo accogliere la testimonianza di quanti hanno visto la loro vita trasformata dall’incontro con lui. Negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere e nell’Apocalisse possiamo ascoltare il contenuto del primo annuncio dell’evento Gesù, l’esperienza nuova fatta dalle prime comunità credenti, la riflessione profonda sul mistero di Gesù e la luce nuova che da lui si proietta sul mistero di Dio e sulla storia umana.
La fatica di entrare, insieme alla comunità cristiana, in questa testimonianza e il coraggio di confrontarsi con essa ci aprono alla fede gioiosa e matura, all’incontro vero con Cristo e alla possibilità di veder fiorire in noi progetti ed esperienze di una vita rinnovata dalla comunione con lui.
VIVERE
LA COMUNIONE
NELLA CHIESA
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Tanti, ancora oggi, vivono la comunione e l’incontro con Gesù nella sua comunità: è la Chiesa degli apostoli e dei discepoli che hanno continuato la sua missione, hanno seguito i suoi insegnamenti, hanno messo il Signore al centro della loro vita. La si coglie all’inizio come un tessuto di relazioni, diventa comunione di speranze, è un popolo di chiamati, un segno visibile del regno di Dio, capace di far sperimentare all’uomo la salvezza piena. In essa si sviluppa il nostro cammino di crescita.
Ascoltarne la testimonianza, a partire da quella delle origini di cui parla lo stesso Nuovo Testamento fino all’insegnamento oggi dei nostri Pastori, è un passaggio obbligato per chi vuole apprendere lo stile di vita nuovo che Gesù chiede ai suoi discepoli. Nella comunione della Chiesa ci è dato di scoprire il concreto cammino che ciascuno è chiamato a percorrere per essere testimone credibile di una vita nuova che apra il cuore di ogni uomo e di ogni donna nel mondo alla speranza del Regno.
Nella Chiesa troviamo i doni con cui Dio offre all’uomo la salvezza di cui ha bisogno, i segni che permettono di celebrarla, i momenti di festa che riescono a far incontrare la gioia di vivere dell’uomo con quella del Signore della vita: i sacramenti. Sono la traccia inconfondibile dell’amore che Dio ha per noi, sono gli spazi in cui sentiamo di stare a cuore a qualcuno, in cui siamo fatti capaci di metterci a disposizione, in cui siamo riconciliati con Dio, con noi stessi e con il mondo, scoprendo di essere parte viva di una comunità che ci precede e ci accompagna.
IMPARARE A PREGARE
C’è un gesto che ha un valore assoluto, una parola che sale spontanea alla coscienza e alle labbra, una espressione di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia: la preghiera, il dialogo personale con il Padre. È un gesto che vale per se stesso, completamente gratuito, come una lettera ad un amico, come il dono incalcolabile della vita.
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Queste tappe, che scandiscono il nostro ritrovarci insieme sulla via di Gesù, ci conducono a crescere verso un’autentica identità cristiana. Il loro snodarsi, però, richiede e comporta due atteggiamenti costanti: lo sguardo aperto a individuare i fratelli che hanno fatto la strada prima di noi, la gioia di poter mettere a disposizione di tutti la testimonianza di una vita nuova.
CONFRONTARSI
CON I TESTIMONI
La nostra vita si confronta con uomini e donne che hanno aperto nuove strade all’esistenza dell’uomo. Anche oggi sono tra noi: basta avere una particolare sensibilità per individuarli e lasciarci aiutare da loro. Possono esemplificarci scelte e percorsi.
EDUCARSI
AL SERVIZIO
Il nostro non sarebbe un cammino di crescita se non prevedesse la creatività e l’originalità di una vita nuova da mettere a disposizione di tutti. La comunità cristiana e quella civile, il quartiere, il paese, anche la strada in cui le speranze di tanti coetanei si bruciano, attendono da noi una presenza e una compagnia per ritornare ad essere luoghi di vita.
• Sei disponibile a compiere un cammino così?
• Quali tappe ti sembrano più importanti per la tua crescita in questo momento?
• Quali di esse sono state finora per te un punto di riferimento, un luogo di scambio di esperienze e di aiuto reciproco con i tuoi amici?

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