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CATECHISMO DEI FANCIULLI
Venite con me

Catechismo dei Fanciulli

Venite con me
7. Resta con noi, Signore


MESSAGGIO
Il tema centrale di questo capitolo è la celebrazione dell’Eucarestia nel giorno del Signore, culmine e fonte della vita cristiana.
Il capitolo segue immediatamente quello della Pasqua e da esso prende ispirazione.
Per i fanciulli, come per la famiglia e la comunità seguire Gesù è celebrare la Pasqua con lui; riconoscerlo, come i discepoli di Emmaus, vicino e presente nel segno più grande che egli ci ha lasciato; accoglierlo come pane di vita.
OBIETTIVI
Non possiamo pretendere di spiegare ai fanciulli di questa età tutto ciò che la teologia dice intorno al sacramento dell’Eucarestia. L’importante è condurli ad accogliere e riconoscere con fede Gesù risorto nella Chiesa e nell’assemblea riunita per celebrare ogni domenica la Pasqua del Signore.
I fanciulli potranno così:
-prendere coscienza di ciò che è e fa l’Eucarestia nella vita della Chiesa e del cristiano;
-nutrire la loro vita cristiana con gli atteggiamenti propri della preghiera liturgica espressi nella celebrazione eucaristica: l’accoglienza fraterna, l’ascolto e il silenzio, l’offerta di sé, la professione di fede, la condivisione e la disponibilità al servizio;
-impegnarsi a legare strettamente l’Eucarestia alla vita di carità e di testimonianza.
CONTENUTI
Le tappe di questo capitolo si snodano attorno alla celebrazione domenicale dell’Eucarestia di cui presentano via via i diversi momenti.
I nuclei catechistici sono:
-I sacramenti, segni di salvezza: nei sacramenti della fede Gesù opera e salva gli uomini donando loro il suo Spirito. La dimensione ecclesiale e spirituale dei sacramenti viene qui strettamente collegata alla vita nuova che da essi scaturisce.
-Dio Padre ci raduna attorno a Gesù: inizia qui la catechesi sulla Messa: l’Eucarestia è il segno più grande della presenza di Gesù risorto. Nel giorno del Signore, la comunità dei discepoli si raduna in santa assemblea. È l’inizio di un cammino di fede, l’incontro con Gesù per una prima esperienza di lui, insieme ai fratelli.
-Dio parla al suo popolo: la spiegazione della Scrittura riscalda il cuore, spegne dubbi e perplessità. L’ascolto e l’adesione della mente e del cuore sono la risposta di chi crede e ama il Signore.
-Fate questo in memoria di me: nell’Eucarestia Gesù raccoglie tutta la vita degli uomini, le loro fatiche e speranze, il mondo intero per tutto rinnovare e salvare. Nel sacrificio del corpo donato e del sangue versato, vero memoriale della sua Pasqua, si compie la nuova ed eterna alleanza di Dio con gli uomini.
-Beati gli invitati alla Cena del Signore: se viviamo la vita come donazione comprendiamo meglio l’Eucarestia e il sacramento diventa forza e cibo per la vita quotidiana; diventa programma da realizzare.
-Annunciate ciò che avete visto e udito: l’unità e la pace è il dono che l’Eucarestia impegna a costruire nella Chiesa e nel mondo. Come i discepoli di Emmaus, con gioia possiamo annunciare a tutti che Gesù è il Signore e cammina con noi per nutrirci di sé e aprirci la via che conduce al Padre.
DIMENSIONI
Questo capitolo segna una svolta nel cammino di fede del catechismo. I primi sei capitoli infatti sviluppano una linea catechistica che si snoda sulla scia della lettura evangelica. Da questo capitolo prevale una linea più ecclesiale-liturgica.
Le diverse dimensioni catechistiche sono comunque tutte presenti e si intrecciano tra loro in modo organico:
-La vita dei fanciulli: l’esperienza fondamentale è quella dell’incontro e del dialogo tra amici, insieme all’impegno di costruire comunione. Le categorie antropologiche sottese nel capitolo sono: la condivisione e la solidarietà, il riconoscimento, il servizio.
-La Bibbia: l’episodio dei discepoli di Emmaus (Luca 24) fa da contrappunto al capitolo. Continua così la catechesi di Luca, il Vangelo prevalente dei primi sei capitoli. L’episodio permette anche uno stretto collegamento con i racconti della passione, morte e risurrezione del Signore.
-La liturgia e la preghiera: è la dimensione prevalente del capitolo. La presentazione del rito della Messa appare sempre collegata alla vita della Chiesa e del discepolo. In concreto il rito viene sviluppato come un itinerario di fede che permette di suddividere nelle sue varie tappe l’intero cammino del catechismo.
-La educazione morale: il rapporto Eucarestia/vita permette di sottolineare alcuni aspetti tipici dell’esistenza cristiana: la carità come vero culto spirituale; il sacrificio per amore; la missione di solidarietà e comunione fraterna... Tali impegni non solo derivano dall’Eucarestia ma in essa si fondano e da essa traggono significato e vigore.
PER LA
PASTORALE
CATECHISTICA
Un cammino
di fede
fatto insieme
Questo capitolo sull’Eucarestia non esaurisce la catechesi sul sacramento. L ’intero catechismo sviluppa via via una iniziazione all’Eucarestia richiamando esplicitamente i momenti della celebrazione della Messa.
Iniziare i fanciulli all’Eucarestia è dunque molto di più che prepararli alla prima Comunione. È introdurli alla vita cristiana ed ecclesiale che trova nell’Eucarestia la sua fonte e il suo culmine. In questa luce si può comprendere come l’ammissione dei fanciulli a partecipare pienamente per la prima volta all’Eucarestia non sia legata solo all’età o alla classe, ma soprattutto alla maturità della loro fede e del loro ambiente di vita.
La catechesi sulla Eucarestia e il cammino di fede che la sostiene può essere occasione forte e propizia per i genitori dei fanciulli, di riscoperta della loro fede in Cristo e di rinnovato impegno di celebrazione del sacramento.
C’è infatti uno stretto legame tra Eucarestia, Matrimonio, famiglia.
L’Eucarestia diviene momento fondamentale per la crescita dei genitori e dei figli nella fede e nello sforzo di seguire il Signore. L’amore dei coniugi, la fatica quotidiana per non lasciare mancare nulla ai figli, l’attenzione alle altre famiglie porta a impostare la vita di casa come memoria del Signore: «Mariti, amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei» (Lettera agli Efesini 5,25).
Quando l’Eucarestia scandisce in una famiglia i momenti di gioia e di dolore, la nascita e il ritorno al Signore delle persone care, le fatiche e la lotta per il bene dei fratelli, anche la Messa di prima Comunione di uno dei figli diventa veramente una festa di famiglia. Una festa che non ha bisogno di vestiti di lusso e di regali costosi, ma di fede e di amore.
L’azione pastorale delle parrocchie per la preparazione alla Messa di prima Comunione, si è arricchita in questi anni di grande esperienza e pone in risalto, tra l’altro, alcune esigenze:
•L’itinerario di fede dei fanciulli si sviluppa per almeno due anni ed è programmato con attenzione ai soggetti e alle esigenze di gradualità pedagogica propri della loro vita, tenendo conto soprattutto di quelli bisognosi di cura e di paziente amore.
•La catechesi segue l’anno liturgico e ad esso costantemente si ricollega con tappe di verifica e di celebrazione che ne scandiscono il cammino.
•La catechesi sull’Eucarestia è momento propizio per mettere in risalto e scoprire la vocazione al sacerdozio ministeriale e alla vita religiosa come consacrazione e dono totale di sé sull’esempio di Gesù.
•La prima celebrazione del sacramento della Riconciliazione con i fanciulli, partecipata dalle loro famiglie e dalla comunità, è momento di grande festa per tutti e va collocata in tempi anteriori, ma non troppo ravvicinati alla Messa di prima Comunione.• Il coinvolgimento della famiglia è costante: nel momento della iscrizione che andando oltre il fatto puramente formale diventa occasione di incontro, di dialogo, di accoglienza tra il sacerdote, i catechisti e la famiglia; negli incontri mensili in cui i genitori accompagnano il cammino dei figli, ne prendono coscienza e soprattutto lo verificano con il loro cammino di fede familiare e di coppia.
•La partecipazione della comunità è altrettanto assidua e si esprime nella presentazione dei catechisti all’inizio dell’anno catechistico, nella partecipazione alle tappe più significative del cammino dei fanciulli, nella costante preghiera che durante la Messa domenicale l’assemblea rivolge al Signore per loro; e soprattutto, là ove è possibile, nell’inserimento dei fanciulli e della loro famiglia, a piccoli gruppi, nella Messa domenicale, per la celebrazione della prima Comunione.
•Infine, dopo la prima Comunione i fanciulli sono invitati a continuare la catechesi, non solo in vista della successiva celebrazione del sacramento della Cresima, ma prima ancora per uno o due anni di approfondimento del mistero eucaristico, in vista di una sempre più matura esperienza di fede e di impegno di vita cristiana nella comunità.

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