Catechismo dei Bambini
Lasciate che i bambini vengano a me
Nei libri del Nuovo Testamento
DIO HA MANDATO SUO FIGLIO
24.
I libri del Nuovo Testamento narrano che il segno preannunciato dal profeta Isaia si è compiuto: Dio ha mandato il suo Figlio sulla terra per salvare gli uomini.
Gesù, il Figlio di Dio, rivela quale immenso valore ha ogni bambino.
Lo manifesta nascendo e vivendo bambino tra i bambini prima, e poi, da adulto, con i gesti e gli atteggiamenti della sua vita. Lo insegna con le sue parole, lo proclama con la sua morte e risurrezione.
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CdA 301-305
8.
Gesù Cristo Figlio di Dio
L’Emmanuele, Dio con noi
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25.
Maria di Nazareth concepisce Gesù per opera dello Spirito Santo e lo porta in grembo per nove mesi. Lo dà alla luce a Betlemme, dove si è recata con lo sposo Giuseppe a causa del censimento ordinato da Cesare Augusto (cf. Luca 2,1).
Giuseppe accoglie con amore il figlio di Maria, gli dà il nome, si prende cura di lui e lo custodisce come padre premuroso.
Giuseppe e Maria, obbedienti alla legge di Mosè, lo portano al tempio per consacrarlo al Signore.
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CdA 771-774 (20. Insieme con Maria, la Madre di Gesù:5. Madre di Dio)
IN PARTICOLARE:
San Giuseppe:CdA 769 (20. Insieme con Maria, la Madre di Gesù: 4. Sempre Vergine): Giuseppe sposo di Maria
la presentazione al tempio
CdA 304
8.
Gesù Cristo Figlio di Dio
L’Emmanuele, Dio con noi
I misteri dell’infanzia e della vita nascosta
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GESÙ HA VISSUTO COME OGNI BAMBINO
Nella casa di Nazareth cresce sotto gli occhi di Maria e di Giuseppe ed è loro sottomesso: cresce in età, sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini (cf. Luca 2,52).
Diventa ragazzo e a dodici anni sale con i suoi genitori a Gerusalemme per la Pasqua. Si ferma nel tempio all’insaputa di Maria e Giuseppe che angosciati lo cercano per tre giorni. Quando finalmente lo ritrovano dice loro: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Luca 2,49). Ma essi non comprendono le sue parole.
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CdA 304
8.
Gesù Cristo Figlio di Dio
L’Emmanuele, Dio con noi
I misteri dell’infanzia e della vita nascosta
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IL BAMBINO È IMMAGINE DEL DISCEPOLO
Dice alla gente: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Marco 1,15). E per far loro capire che cosa significhi convertirsi, prende un bambino, lo tiene affettuosamente fra le braccia e afferma: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 18,3).
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CdA 141
4.
Dono di libertà e comunione
«Convertitevi e credete»
La nostra cooperazione
CdA 200-206
5.
I segni del Regno
La comunità dei discepoli
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FARSI COME I BAMBINI
28.
Gesù invita a guardare i bambini come li guarda lui, con amore che va oltre la nostalgia e l’emotività.
Li pone davanti agli adulti come immagine dell’atteggiamento privo di malizia e carico di fiducia necessario per entrare in intimità con il Padre. I bambini infatti sembrano dire: non sappiamo, non possiamo, non abbiamo, ma aspettiamo tutto da voi.
Gli adulti hanno uno spirito da bambini quando, di fronte alle prove impegnative della vita personale e familiare, sanno dire con semplicità: Signore, non siamo migliori degli altri, non sappiamo sempre che cosa è bene, non sempre abbiamo la forza di farlo, ma confidiamo in te, Signore.
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CdA 87-88
2.
Dio cammina con gli uomini
La risposta della fede
Affidamento
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ACCOGLIERE I BAMBINI E ACCOGLIERE GESÙ
Perciò i bambini stanno a cuore a Gesù e non sono soltanto una figura simbolica privilegiata di cui si è servito per la sua predicazione.
“Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”... E prendendoli fra le braccia e imponendo loro le mani li benediceva” (Marco 10,13-1416).
Il Padre per mezzo del Figlio li attrae a sé e così fin da bambini si può entrare nel regno di Dio.
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CdA 38 (1. L’uomo in cammino:5. Incontro a colui che dona l’acqua viva): La pretesa cristiana; CdA 106-111 (3. La buona notizia:1. Lieto annuncio)
IN PARTICOLARE:
atteggiamento di Gesù verso i bambini:CdA 130 (3. La buona notizia:4. Il Regno è per i poveri): Liberazione dalla sofferenza; CdA 213 (6. Per noi obbediente fino alla morte di croce: 2. «Chi è costui?»): Personaggio paradossale
Gesù e l’attenzione agli ultimi:CdA 131 (3. La buona notizia:4. Il Regno è per i poveri): Beati gli ultimi; CdA 262 (7. Risorto per la nostra salvezza: 1. Al centro della fede): Il regno di Dio in Cristo risorto
Gesù e il Padre
CdA 165-172
4.
Dono di libertà e comunione
«Perché siate figli del Padre»
«Pregate così»
CdA 293-296
8.
Gesù Cristo Figlio di Dio
Il Figlio
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30.
Gesù è solidale con i piccoli, soprattutto con quelli che hanno maggior bisogno di essere accolti, amati, nutriti, fino ad affermare: “Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Matteo 18,5).
Chi accoglie Gesù accoglie il Padre. E il Padre è una cosa sola con Gesù.
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LA MORTE E RISURREZIONE DI GESÙ SPERANZA PER OGNI BAMBINO
31.
Gesù patisce, muore e risorge. Come figli di Adamo e di Eva siamo tutti sottoposti al peccato e alla morte. È una triste eredità che riguarda anche i bambini. Ma in Gesù, vincitore del peccato e della morte, tutto l’universo risorge e si rinnova, e l’uomo, fin da bambino, può ritornare alle sorgenti della vita.
E una vita che non conosce più il male, la morte, perché è definitiva, eterna.
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CdA 207-259
6.
Per noi obbediente fino alla morte di croce
CdA 260-282
7.
Risorto per la nostra salvezza
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32.
Gesù risorto e re dell’universo è accanto al Padre, e manda agli uomini lo Spirito Santo, Spirito dell’amore.
Così nessuno rimane solo e tutti ricevono forza, consolazione e difesa, a incominciare dai bambini sui quali maggiormente può gravare il peso dell’abbandono, della malattia, della fame, della violenza.
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GESÙ GIUDICA OGNI COMPORTAMENTO INGIUSTO VERSO I BAMBINI
33.
Molte volte, nella considerazione degli adulti, i bambini sono ritenuti poveri di significato e di valore, gli ultimi arrivati al banchetto della vita. In varia misura, spesso sono emarginati ed esclusi dalla convivenza umana.
Gesù con la vita e con le parole mette continuamente in discussione il nostro modo di considerare e di trattare i bambini.
Giudica severamente persone, comunità, istituzioni, culture, che opprimono i bambini, che non onorano e non rispettano l’infanzia, a partire dai primi istanti del concepimento.
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CdA 1015-1019
26.
Accoglienza e rispetto della vita
Il vangelo della vita
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UN INNO DI FEDE
34.
Quanto fin qui è stato annunciato sui bambini alla luce della Parola di Dio, ha bisogno di diventare persuasione interiore di ogni padre e di ogni madre perché lo possano a loro volta trasmettere ai figli e tutti insieme proclamare un inno di fede, che colloca l’esistenza di ogni bambino nel mistero della salvezza di tutti gli uomini:
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CdA 1015-1019
26.
Accoglienza e rispetto della vita
Il vangelo della vita
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NOI CREDIAMO
IN UN SOLO DIO PADRE ONNIPOTENTE
CHE CONTINUA E COMPIE IN OGNI BAMBINO
LA SUA CREAZIONE
NOI CREDIAMO
IN UN SOLO SIGNORE GESÙ CRISTO
CHE PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO
SI È INCARNATO NEL SENO DELLA VERGINE MARIA
E SI È FATTO UOMO.
PER LA SALVEZZA DI TUTTI E DI OGNI BAMBINO
HA PATITO È MORTO ED È RISUSCITATO
SECONDO LE SCRITTURE
E VUOLE COMPIERE IN OGNI BAMBINO
LA SUA REDENZIONE.
NOI CREDIAMO
NELLO SPIRITO SANTO
CHE OFFRE A OGNI BAMBINO LA VITA NUOVA,
LA VITA DIVINA.